1modo consiste nel far cavalcare il monte a un sifone, una delle bocche del
quale attinga dal fiume, quasi dovesse operare come i sifoni ordinarii, che
s'usan per travasare i liquidi o ne'servigi domestici, o nell'esercizio delle
arti. Il Porta, non essendo stato sgannato dall'esperienza, si credeva sicuro
del fatto e lo dava come cosa certa. Ma il Baliani, riconosciutane l'utilità,
volle vederne l'esecuzione e trovò tutt'altrimenti, ed ebbe a osservar cose
che lo riempirono di stupore. Non sapendo che si pensare, rivolsesi a Ga
lileo da Genova con lettera del dì 27 Luglio 1630, così esponendo il caso
e chiedendo consiglio:
quale attinga dal fiume, quasi dovesse operare come i sifoni ordinarii, che
s'usan per travasare i liquidi o ne'servigi domestici, o nell'esercizio delle
arti. Il Porta, non essendo stato sgannato dall'esperienza, si credeva sicuro
del fatto e lo dava come cosa certa. Ma il Baliani, riconosciutane l'utilità,
volle vederne l'esecuzione e trovò tutt'altrimenti, ed ebbe a osservar cose
che lo riempirono di stupore. Non sapendo che si pensare, rivolsesi a Ga
lileo da Genova con lettera del dì 27 Luglio 1630, così esponendo il caso
e chiedendo consiglio:
“ Ci conviene far che un'acqua di due once di diametro in circa tra
versi un monte, e per farlo conviene che l'acqua salisca a piombo 85 palmi
di Genova, che son circa 70 piedi geometrici: e per farlo abbiamo fatto un
sifone di rame conforme al disegno inchiuso, ove CA (fig. 42) è il livello:
A ove si piglia l'acqua, B ove ha da uscire, D l'imbottatoio per dove si
empie il sifone, DE
50[Figure 50]
versi un monte, e per farlo conviene che l'acqua salisca a piombo 85 palmi
di Genova, che son circa 70 piedi geometrici: e per farlo abbiamo fatto un
sifone di rame conforme al disegno inchiuso, ove CA (fig. 42) è il livello:
A ove si piglia l'acqua, B ove ha da uscire, D l'imbottatoio per dove si
empie il sifone, DE
50[Figure 50]
Figura 42.
l'altezza a piombo
che l'acqua ha da
salire. Però questo
sifone non fa l'ef
fetto desiderato, anzi
aperto, ancorchè
chiuso dal di sopra,
l'acqua esce da tutte
due le parti, e se si
tien chiuso da una parte, in aprendo dall'altra, ad ogni modo da questa esce
l'acqua. Io non mi posso dar a credere che l'acqua abbia in questa occasione
voluto appartarsi dalle sue proprietà naturali, ond'è forza che uscendo l'acqua
vi sottentri aria dalla parte di sopra, però non si vede di dove. ”
l'altezza a piombo
che l'acqua ha da
salire. Però questo
sifone non fa l'ef
fetto desiderato, anzi
aperto, ancorchè
chiuso dal di sopra,
l'acqua esce da tutte
due le parti, e se si
tien chiuso da una parte, in aprendo dall'altra, ad ogni modo da questa esce
l'acqua. Io non mi posso dar a credere che l'acqua abbia in questa occasione
voluto appartarsi dalle sue proprietà naturali, ond'è forza che uscendo l'acqua
vi sottentri aria dalla parte di sopra, però non si vede di dove. ”
“ Avviene un'altra cosa che mi fa stupire, ed è che, aprendosi la
bocca A, esce l'acqua sin che dalla parte D sia scesa per la metà in circa
sino a F, e poi si ferma. Io sono andato considerando se possa essere che
il canale o sifone abbia qualche pori, ma che l'acqua non possa passarvi, e
nè anche l'aria senza gran violenza, e perciò se il canale è pieno, l'acqua A
sia tanto premuta che faccia forza tale, che l'aria sottentri per li pori che
sono verso la parte di sopra, in modo che l'acqua possa scendere per esso
sino a F, senza che vi rimanga vacuo. Scesa poi in F, non restando nel ca
nale altra acqua che la FA, questa non abbia forza di far violenza tale al
l'aria che possa sforzarla ad entrare per li pori suddetti.... Ho voluto nar
rare questa cosa, a fine che V. S. possa più facilmente ritrovare in che
consista il mio errore, e favorire di avvertirmene ” (Alb. IX, 195, 96).
bocca A, esce l'acqua sin che dalla parte D sia scesa per la metà in circa
sino a F, e poi si ferma. Io sono andato considerando se possa essere che
il canale o sifone abbia qualche pori, ma che l'acqua non possa passarvi, e
nè anche l'aria senza gran violenza, e perciò se il canale è pieno, l'acqua A
sia tanto premuta che faccia forza tale, che l'aria sottentri per li pori che
sono verso la parte di sopra, in modo che l'acqua possa scendere per esso
sino a F, senza che vi rimanga vacuo. Scesa poi in F, non restando nel ca
nale altra acqua che la FA, questa non abbia forza di far violenza tale al
l'aria che possa sforzarla ad entrare per li pori suddetti.... Ho voluto nar
rare questa cosa, a fine che V. S. possa più facilmente ritrovare in che
consista il mio errore, e favorire di avvertirmene ” (Alb. IX, 195, 96).