Mellini, Domenico, Discorso, 1583

Page concordance

< >
Scan Original
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
< >
page |< < of 53 > >|
1à chi è prouede: & quella conſeguita che gl'hà
reſta di muouere.
E in oltre da auuertire,
che ſe il Motore moueſſe per lo Fine, & non lo
poteſſe conſeguire, ne acquiſtare ne al Mobi­
le, ne à ſe; ò non moueria in ordine al Fine: ne
il Fine mouerebbe come deſiderato: ò il me­
deſimo Motore moueria in vano.
La qual co
ſa è aſſurdiſsima & ſconueneuoliſsima à dirſi
poiche ogni Agente adopera per lo Fine.
Nel ſecondo modo ſomigliantemente, non
ſi potrebbe fare: per la ragione, che non vuole,
che quando la coſa è giunta, & arriuata al ſuo
Termine, la ſi muoua piu: anzi chiede di fer­
marſi: come di niciſtà la Paglia quando la toc
ca l'Ambra; & il ferro tocca la Calamita, che
queſto & quella ſi ferma.
Nella Terza maniera finalmente non ſi po­
trebbe dare il Moto perpetuo: perche il tira­
re ſempre, & ſempre muouere tirando à ſe, ò
ad altra coſa, per via di Moto locale il Mobile,
ricercherebbe diſtanza infinita tra'l Motore
e'l Mobile; & vertù infinita nel Mouente, ò fuſ
ſe artifiziale, ò naturale.
Le quali coſe non ſi
concedono; come ne anco la durazione per
petua delle coſe ſublunari nel medeſimo eſſe­
re & ſtato: ò ſiano fatte dalla Natura, ò ritro­
uate dall' Arte.
Reſtacihorà à ragionare de' Termini: den­
tro à quali cotal Moto neceſſariamente dec
farſi; & dello Spazio & del Luogo piu partico
larmente, & del Tempo.

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index