Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719

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1 Salvadore, indi a S. Gio: Batiſta Protettore
della Città conſagrato.
E' queſto Tempio di
figura ottagona, da ogni parte iſolato, e per
di fuori incroſtato di varj marmi.
Per tre,
porte vi ſi ha l'ingreſſo, l'impoſte delle qua-
li tutte di bronzo, ſono di maraviglioſa
bellezza, e con tal maeſtria lavorate, che,
Michelagnolo Buonarruoti ſoleva dire, che ſa-
rebbero ſtate bene alle Porte del Paradiſo.

Quella, che riguarda la Chieſa del Duomo,
e altresì quella dirimpetto all'Opera, ſono
ambedue condotte da Lorenzo Ghiberti, ma
la terza più antica fu fatta da Andrea Piſano.

Sono effigiate in eſſe alcune Storie del Te-
ſtamento vecchio, e nuovo, di baſſo rilievo,
fatte con tal'eccellenza, che reſta l'occhio
attonito per lo ſtupore.
Sopra la porta prin-
cipale vi ſono tre Statue di marmo, che rap-
preſentano il Batteſimo di Criſto, incomin-
ciate dal Sanſovino, e perfezionate da Vin-
cenzio Danti, di cui ſono l'altre tre Statue
di bronzo, rappreſentanti la Decollazione di
S. Gio: ſopra la Porta, che è dirimpetto al Bi-
gallo
.
Ma ſopra la Porta verſo l'Opera ſono
maravigliofe le tre figure di bronzo, che rap-
preſentano S. Gio: Batifta, che diſputa con
un Fariſeo, e un Dottore della Legge antica,
e ſono di mano di Gio: Franceſco Ruſtici.

Poſſono ancora notarſi le due Colonne di Por-
fido, poſte avanti la porta principale, dona-
te già da' Piſani alla Città di Firenze.
Entran-
do in Chieſa ſi vedono ſedici groſſe Colonne
di granito Orientale, con Capitelli, e pila-
ſtri, ſopra de' quali ricorre un terrazzino,
che circonda quaſi tutta la Chieſa.
La volta
poi è tutta fatta a Moſaico, per opera d'An-

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