1ferebatur, essetque ad imum montis aeque flaccidum ac prius ” (Op. Omn.,
Venetiis 1697, T. I, pag. 163).
Venetiis 1697, T. I, pag. 163).
A confermare il gran concetto del Torricelli coll'esperienza, sorsero in
Francia, incitati dall'esempio del Pascal, il Roberval che fece l'esperienza
della vescica nel vuoto, e l'Auzout che modificò alquanto l'esperienza dello
stesso Pascal del vuoto nel vuoto. Queste belle prove d'arte sperimentale
furon fatte note al mondo dal Pecquet, il quale, accingendosi nel suo cele
bre Trattato anatomico De circulatione sanguinis et chyli motu a farne la
descrizione, così avverte: “ Auctores adducam non librorum, quos hanc in
rem ne audivi quidem circumferri, sed eorum, saltem quae sequuntur Expe
rimentorum, et quorum grandis auctoritas et nomen venerabile ” (Pari
siis 1654, pag. 50).
Francia, incitati dall'esempio del Pascal, il Roberval che fece l'esperienza
della vescica nel vuoto, e l'Auzout che modificò alquanto l'esperienza dello
stesso Pascal del vuoto nel vuoto. Queste belle prove d'arte sperimentale
furon fatte note al mondo dal Pecquet, il quale, accingendosi nel suo cele
bre Trattato anatomico De circulatione sanguinis et chyli motu a farne la
descrizione, così avverte: “ Auctores adducam non librorum, quos hanc in
rem ne audivi quidem circumferri, sed eorum, saltem quae sequuntur Expe
rimentorum, et quorum grandis auctoritas et nomen venerabile ” (Pari
siis 1654, pag. 50).
Alle due esperienze del Roberval e dell'Auzout il Pecquet stesso ne ag
giunge una sua, che è quella dell'acqua sornotante al mercurio. Ma egli è
per altro benemerito della scienza torricelliana, la quale fu per lui splendi
damente applicata al moto del sangue nel cuore, come s'era applicata ai
moti dell'acqua nelle trombe.
giunge una sua, che è quella dell'acqua sornotante al mercurio. Ma egli è
per altro benemerito della scienza torricelliana, la quale fu per lui splendi
damente applicata al moto del sangue nel cuore, come s'era applicata ai
moti dell'acqua nelle trombe.
L'espressione di scienza Torricelliana che ci è uscita dalla penna, non
sembrerà impropria a coloro i quali considerano le tante altre applicazioni
che se ne fecero a ogni sorta di fatti naturali, per cui ne uscirono tante
nuove insigni scoperte. Ma a ciò conferì l'uso della Macchina pneumatica
la quale, ritrovata verso il 1654 da Ottone di Guericke, fu col consenso del
l'inventore divulgata nel 1657 dal p. Gaspero Schott sotto il titolo di Expe
rimentum novum magdeburgicum. (Mechanica hydraul. pneum., Herbi
poli 1657, pag. 444-65).
sembrerà impropria a coloro i quali considerano le tante altre applicazioni
che se ne fecero a ogni sorta di fatti naturali, per cui ne uscirono tante
nuove insigni scoperte. Ma a ciò conferì l'uso della Macchina pneumatica
la quale, ritrovata verso il 1654 da Ottone di Guericke, fu col consenso del
l'inventore divulgata nel 1657 dal p. Gaspero Schott sotto il titolo di Expe
rimentum novum magdeburgicum. (Mechanica hydraul. pneum., Herbi
poli 1657, pag. 444-65).
Questa macchina del Guericke era assai faticosa, dovendosi agitar la
pompa, per semplice moto di leva, e gli oggetti da sperimentare, ora era
difficile e ora affatto impossibile introdurgli nella campana. Il Boyle, il quale,
dopo di aver fatto cenno degli Esperimenti di Magdeburgo, chiama in te
stimonio il conte di Corke a cui dice me rebus ex eodem principio expe
riendis sollicitum iam ante fuisse perfezionò la stessa Macchina facendo
muover la pompa pneumatica da un'asta dentata, che menavasi in su e in
giù dai moti alternativi di una manovella, e sostituendo al pallone chiuso
del Guericke un pallone di vetro coll'apertura da introdurvi il braccio di
un uomo, e poi sigillata, con turacciolo a vite. Questa nuova macchina boi
leiana fu descritta dal suo inventore nel Proemio ai Nuovi esperimenti fisico
meccanici, pubblicati prima in inglese e dedicati dall'Autore al detto conte
di Corke suo nipote, colla data del dì 20 Dicembre 1659. Col mezzo di que
sta macchina principalmente si fecero dal Boyle que'XLIII Esperimenti,
da'quali si può dir che venisse a promuoversi e ad illustrarsi ogni parte
della scienza della Natura.
pompa, per semplice moto di leva, e gli oggetti da sperimentare, ora era
difficile e ora affatto impossibile introdurgli nella campana. Il Boyle, il quale,
dopo di aver fatto cenno degli Esperimenti di Magdeburgo, chiama in te
stimonio il conte di Corke a cui dice me rebus ex eodem principio expe
riendis sollicitum iam ante fuisse perfezionò la stessa Macchina facendo
muover la pompa pneumatica da un'asta dentata, che menavasi in su e in
giù dai moti alternativi di una manovella, e sostituendo al pallone chiuso
del Guericke un pallone di vetro coll'apertura da introdurvi il braccio di
un uomo, e poi sigillata, con turacciolo a vite. Questa nuova macchina boi
leiana fu descritta dal suo inventore nel Proemio ai Nuovi esperimenti fisico
meccanici, pubblicati prima in inglese e dedicati dall'Autore al detto conte
di Corke suo nipote, colla data del dì 20 Dicembre 1659. Col mezzo di que
sta macchina principalmente si fecero dal Boyle que'XLIII Esperimenti,
da'quali si può dir che venisse a promuoversi e ad illustrarsi ogni parte
della scienza della Natura.