Borro, Girolamo, Del flusso e reflusso del mare, 1561

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              <s>
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              cia tal mouimento dal fondo del mare, & creſce alzando ſi inuer
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              ſo la ſua parte eſtrema il che chiaramente ſi vede ogni giorno
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              ne due castelli del porto Venetiano: doue vicino alla fine delle
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              ſei hore,
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              anche l'acque creſcono, la radice di detti castelli
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              à poco à poco ſi ſcuopre, et reſta
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              ſcoperta l'alteza qua
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              ſi d'un piedi innanzi, che il refluſſo incominci: eſſendo certo, che
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              il mare ancho creſce, & che nel medeſimo tempo d'intorno alle
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              parte estreme di que due castelli, l'acque incominciano à ſcema
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              re, egli è neceſſario di confeſſare, che il fluſſo, & il refluſſo del
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              mare incominciando ſi dal fondo, à poco à poco ſalga alla alta ſu
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              perficie delle acque: & non dallo aquilone al mezzo giorno ſi
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              muoua, ò dal mezzo giorno allo aquilone, </s>
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              <s>NOZ. </s>
              <s>Se queſta ragione non vi piace; eccouene due altre
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              pur'tirate dalla dottrina del medeſimo Aristotile, lequali forſe
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              vi piaceranno. </s>
              <s>Il fondo del (mare come voi ſapete) non è piano,
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              ma dentro vi ſono altißimi monti; & profondißime valli, come
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              ancho, è tutta la terra, l'acque etiandio di loro propria natura
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              ſono corpi graui, iquali al baſſo naturalmente ſcendono: ſe que
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              ſto è vero, l'acque che ſono ſopra i monti da fondo del mare, vi
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              stanno per forza, &
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              cercano di ſcendere nelle baſ
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              ſe valli: doue trouando le altre acque, ne con eſſe potendoſi fer
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              mare in quel piccolo luogo, le cacciano: queſte cacciate, per for­
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              za ſalgono ſopra, i monti del mare donde le prime ſi partirono:
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              eſſendo quiui per forza ſalite, non vi ſi poſſono fermare; però
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              di nuouo dalla loro propria grauita naturale moſſe ſcendono in
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              quelle valli medeſime donde elle furono cacciate; & ne caccia
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              no quelle, che prima vi erano ſceſe; lequali ſalgono doue elle
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              poſſono cioè ſopra i monti: ne ſi finiſce gia mai questa guerra,
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              anzi dura ſempre ſenza pace & ſenza triegua: il ſalir'delle ac­
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              que, fà il fluſſo, & lo ſcendere delle medeſime fà il refluſſo; il
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              quale ſempre dura, perche elle ſempre ſalgono, & ſempre
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              no. </s>
              <s>L'altra ragione, è che eſſendo la ſuperficie alta del mare in al
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              cuni luoghi larga, et inalcuni ſtretta, et eſſendo il
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              del mare
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              profondo et doue
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              , il mare raſſomiglia le
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              , lequali
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              vno ſtilo ſottile, dalle cui parti eſtreme
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              due vaſetti </s>
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