Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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[Figure 137]
[Figure 138]
[Figure 139]
[Figure 140]
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[Figure 145]
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1ſono utili, & commode al biſogno della uita, ma al piacere delle delicie, ſi potranno tro­
uare da quelli, che di eſſe deſideroſi ſaranno, dai commentari di Cteſibio.
143[Figure 143]
Cteſibio molto commendato in diuerſi luoghi trouò una machina mirabile da alzar l'acqua,
& questa è tra le machine ſpiritali collocata.
Vitruuio prima ne fa la dimostratione della pra­
tica, dipoi commenda Cteſibio di diuerſe inuentioni.
Quanto adunque aſpetta alla fabrica, io di­
co, che ſi apparecchia un catino, o uero una conca di rame, laquale ha un coperchio di rame det­
to Penula da Vitr. che è come un tramoggio riuerſo, dalla cui ſommità eſce una tromba, & il tut­
to è bene ſtagnato, & ſaldato inſieme, accioche la uiolenza dell'acqua non l'apra, o rompa.
nel
fondo del catino ſono due bocche da Vitr.
Narici nominate coperte di quoio, o di legno in modo,
che quel quoio, o legno ſi puo alzare, & abbaſſare, ſi come ſi uede ne i folli, o mantici; Queſti le­
gni Vitr. aſſi, noi animelle chiamamo, & ſi leuano uerſo il coperchio, ma quando ſono calcati dal­
l'acqua, che è dentro il catino, otturano le bocche, allequali ſono ſaldate due canne dette da Vitr.
fiſtule, che partitamente ſtendendoſi una dalla deſtra, l'altra dalla ſiniſtra, ſono inſerte, & ſtagna
te preſſo i fondi d'alcuni ſecchi, che Vitr.
Modioli ſuol nominare, ne i fondi de i quali ſono le ani­
melle come nel catino.
Entra poi dal diſopra de i detti ſecchielli un maſcolo per ciaſcuno tornito,
& unto bene, & aſſaggiato a punto, come ſi uede nel gonfietto della palla da uento.
queſti ma­
ſcoli da i manichi loro di ſopra hanno, o ſtanghe, o leue, o altra coſa che gli alzano, & abbaſſano
come dimostra la figura, & Vitr. lo laſcia alla uoglia di chi fa queſta machina.
Quando adunque
ſi leua un maſcolo ſtando l'altro a baſſo, l'acqua per una bocca del ſecchio la doue è l'animella
nel fondo ſott'entra ſeguitando l'aere, accio non ſi, dia uoto, & quaſi aſſorbita empie il ſecchiel­
lo, mentre l'aere eſce per la canna.
quando poi ſi abbaſſa il detto maſcolo, egli calca l'acqua, &
quella non potendo uſcire per la bocca di ſotto eſſendo quella dall'animella otturata, quanto piu
ſi calca, tanto aſcende per la canna, & entra nel catino.
in queſto mezo dall'altro ſecchiello alzan
doſi il maſcolo, l'acqua entra per la ſua bocca, & lo riempie, & di nuouo abbaſſandoſi calca l'ac-

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