Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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4937 colare del graue, quindi ne ſegue che per accidente
il moto del graue all´ingiù impediſca il moto circo-
lare.
Lo impediſce anco per accidente perche ac-
coſtandolo ſempre più, e più al centro, al quale que-
ſto ſempre aſpira, &
anela rimirandolo conſtante-
mente, acciò queſto poſſa fare biſogna ſi muoua in
giro contanta più tardità.
Queſto è il mio penſiero,
nè meno io mi poſſo dar ad intendere altrimenti.
Non concedendo adunque al Sig. Borelli queſto ſuo
fondamento, non poſſo concedergli li altri ſuoi di-
ſcorſi ſopra eſſo fondati.
Conuengo con lui nella
concluſione, cioè che il graue cadente ſempre ſia
nella perpendicolare all´Orizonte, anzi io credo
che ſia in eſſa più preciſamente di quello lo pone
lui, mà non già per le ſue nuoue ragioni, ma per le
vecchie, e rancide aſſegnate prima da gli altri, e da
me da eſſi riceuute.
Cont. Horsù in gratia mia ſia conceſſo al Sig. Bo-
relli queſto principio, e vediamo quello, che ne de-
duce, perche per dir la verità confeſſo ingenuamen-
te la mia ignoranza, che hauendo hora traſcorſo il
rimanente di queſta lettera io non l´intendo total-
mente.
Stabilito che il moto diſcenſiuo non impe-
diſca il traſuerſale come proueuienti da diuerſi prin-
cipij, conchiude nella facciata 18.
che non doueua
_ſupporre, che la palla ſpiccata dalla cima della Torre A, do-_
_ueße continuar la direzion del ſuo moto per la circonferenza_
_del cerchio A B, e per altre à lei concentriche, ma

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