Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567
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              ragioneuole ſe la iſperienza non foſſe in con­
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              trario; perche la riſolutione che uolete uoi
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              che Ariſtotele habbia fatta nella mente ſua
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              delle coſe naturali, auanti che egli le habbia
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              incaminate per lordine riſolutiuo, è forza
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              che eſſo preſupponga la compoſitione fatta dal
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              la natura, perche l'artefice (come pure dice
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              il medeſimo Ariſtotile) deue ſempre hauere
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              l'occhio ad imitare eſſa natura, tal che non
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              ſolo la compoſitione preſupporrà la riſolutio­
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              ne, ma ella ſara preſuppoſta dalla riſolutio­
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              ne, che è contra quello che uoi hauete detto;
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              & ſe non uoletè acconſentire à queſto, è ne­
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              ceſſario almeno, che mi concediate, che non
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              ogni compoſitione preſuppone la riſolutione.
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              <s>T
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              <s> Anzi ui uoglio concedere, che la ri­
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              ſolutione fatta da Ariſtotele preſupponga la
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              compoſitione fatta dalla natura; ne per que­
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              sto credo di contradirmi, perche non ſegue
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              che la riſolutione non ſia la prima operatione
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              dell'intelletto in Ariſtotele, & che lei non
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              ſia preſuppoſta dalla compoſitione fatta dal
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              medeſimo Ariſtotele, & che eſſa parimente
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              preſupponga altre, perche altra coſa è, Mo­
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              rello mio, conſiderare gli ordini artiſicioſa­
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              mente, & altra coſa conſiderargli natural­
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              mente; & non biſogna paſſare da un genere
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              à un'altro chi non uuole implicare contradit-</s>
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