Benedetti, Giovanni Battista, Consideratione d'intorno al discorso della grandezza della terra e dell' acqua di Berga, 1579

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Ma, perche forſi alcun potrebbe dubitare intorno alla dili-
gentia dell'hauer il Piccolomini miſurato queſte due ſuperfi-
cie, mi è parſo di tener vn'altra ſtrada, per prouar queſta verità,
ſupponendo eſſer vero quello, che non vn ſolo habbi miſura-
to, ma molti, cioè, ſupponendo eſſer vero, che ſi ſcandagli il
mare;
& di più, che non ſolamente eſſo mare non arriui à cin-
quecento paſſi nel ſuo maggior profondo (come riferiſſe il Pic
colomini nel fine del ſuo trattato, &
come mi han fatto fede
molti Signori Spagnuoli, &
Portugheſi, marinari eccellentiſſi-
mi, coſi in Vinegia, come in Parma, nella Corte della Sereniſſi,
ma Principeſſa felice memoria, tra li qũali, in Vinegia fu l'Illu-
ſtre Sig.
Don Rodrigo de Guzman, il S. Don Franciſco Lopes,
il Sig.
Don Garzia de Seuiglia, & molt'altri; & in Parma, diuer-
ſi altri, che ſaria coſa faſtidioſa, il nominarli tutti.
Ma ſupponen
do anco, che non cinquecento paſſi ſolamente ſia il maggior
fondo di eſſo mare, ma ch'egli profondaſſe anco cinquecento
milia paſſi, &
che non ſolamente profondaſſe queſti cinque-
cento milia paſſi, in vn ſol luogo, ma che per tanto interuallo
di profondità, circondaſſe, &
copriſſe tutta la faccia della terra
d'ogn' intorno, cioè, che doue è terra al preſente, fuſſe tutta ac-
qua, per cinquecento milia paſſi di profondità;
& per laſciar-
mi intender anco più chiaro, dico, che coſi come il ſemidia-
metro di queſto globo totale è di 3500.
miglia; ſupponiamo,
che la parte terreſtre, non haueſſe di ſemidiametro, piu che
3000.
miglia, & il reſtante del ſemidiametro, cioè 500. miglia,
fuſſe della ſpiſſitudine dell' orbe acqueo.
Doue non occorre-
rebbe già pigliarſi cura, ne faſtidio di miſurar fontane, fiumi,
laghi, ſtagni, paludi, &
ſimili particelle, di neſſun momento, à
chi l'intende;
ne manco hauer affanno delle acque', ſubterra-
nee nelle cauerne, ò ſpelonche, ò ſimil porroſità della terra, le
quali ſono tutte d'intorno alla ſuperficie di eſſa ter a;
perciò
che non è in modo alcuno ragioneuole il creder, che la natura
habbi prodotte queſte ſpongioſitadi più baſſe del liuello del
mare.
Supponendo adunque, comes'é detto, tutt@uia la terra ſa-
rebbe, quaſi il doppio maggior del' acqua, cioè, quaſi come
di 12.
à 7, Il che ſarà faciliſſimo ad ogni mediocre dotto della
Filoſofia mathematica da calcolare, poi che la proportion

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