Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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DEGLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI
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echoid-s1566
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preserve
">Fra le laterali, come quando la parte da man deſtra è così larga, o più lun-
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ga di quella da man ſiniſtra, e così viceverſa. </
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echoid-s1567
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preserve
">Fra i vani, cioè, fra quelli de-
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lb
/>
gli archi delle logge, e de’portici, e fra le aperture dei lumi, cioè, delle fi-
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lb
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neſtre, e delle riquadrature poſte nelle parti ſuperiori, e nel ſecond’Ordine:
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lb
/>
</
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echoid-s1568
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preserve
">ovvero fra i vani inferiori, e pieni o ſodi ſuperiori. </
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echoid-s1569
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preserve
">Come, quando le apertu-
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lb
/>
re delle fineſtre non corriſpondono ai vani degli archi, poſti ſotto, o nel nu-
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/>
mero, o nella grandezza, o nella ſituazione: </
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echoid-s1570
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preserve
">e così quando i vani delle logge
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non corriſpondono alle fineſtre: </
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echoid-s1571
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preserve
">o, quando ai vani degli archi, e delle porte
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non corriſpondono quei delle fineſtre: </
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echoid-s1572
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preserve
">così, quando i vani di ſopra non ſi ac-
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cordano in numero, in poſizione, e in grandezza, con quei di ſotto: </
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echoid-s1573
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preserve
">e quando
<
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il ſodo, e il pieno non concorda col ſodo, e col pieno, ma è collocato ſopra
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vano; </
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echoid-s1574
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preserve
">come, quando al mezzo degli archi ſi pongono i pilaſtri, e le colonne: </
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echoid-s1575
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preserve
">
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e al mezzo il vano delle porte, e delle fineſtre, la muraglia, o pilaſtri delle
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lb
/>
Logge. </
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echoid-s1576
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preserve
">Benchè gli Antichi alcune volte, non per errore, ma per neceſſità del-
<
lb
/>
la forma della fabbrica abbiano poſte le colonne del ſecond’Ordine al mezzo
<
lb
/>
degli archi del primo da baſſo, ſiccome ſi vede negli avanzi della villa pubbli-
<
lb
/>
ca di T. </
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echoid-s1577
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="
preserve
">Didio, la quale ſi dimoſtra da Baldaſſar Peruzzi nel Serlio al 3. </
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echoid-s1578
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">Li-
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/>
bro dell’Antichità ſotto nome di Portico di Pompeo, e Caſa di Mario. </
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echoid-s1579
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preserve
">Ma
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nel vero edificio, che oggi tiene da Santa Maria del pianto, fino avanti a piaz-
<
lb
/>
za Santa Croce, era la Villa pubblica di T. </
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echoid-s1580
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="
preserve
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lb
/>
verſcio della ſua Medaglia, ed era di queſta forma</
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echoid-s1581
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preserve
">E per tornare al propoſito noſtro, ſi erra nelle proporzioni, quando i vani
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de’lumi, e delle porte delle parti laterali delle fabbriche diſcordano nel nume-
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/>
ro, e nella grandezza: </
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echoid-s1582
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preserve
">e quando i lumi, o gli archi, o le parti ſolide ſupe-
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riori, non hanno proporzionatamente quell’accreſcimento, che loro ſi deve,
<
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/>
per ſupplire a tutto quello, che ſi toglie dalla lontananza, acciò ſi moſtrino
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eguali. </
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echoid-s1583
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preserve
">Il che ſi coſtuma, quando ſi pongono più ordini di colonne l’un ſo-
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/>
pra l’altro, come ſi oſſervò dagli Antichi nei Teatri, e negli Anfiteatri. </
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echoid-s1584
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preserve
">E
<
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/>
tale errore procede dal non uſare la ragion di Proſpettiva, e dal non ſaper l’
<
lb
/>
uſo del Quadrante diſtinto in gradi novanta. </
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<
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echoid-s1585
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preserve
">Il quale, applicato all’occhio,
<
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/>
ſtando incontro alle linee a piombo delle fabbriche, col mezzo di quelle, che
<
lb
/>
vengono dal centro, e dall’occhio, ſi fanno i compartimenti in tutta </
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