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gno del Cav. Carlo Fontana, e la facciata del-
la Caſa del Marcheſe Pier Noferi Capponi a
quello contigua, ſommamente lodata dagli
Intendenti dell'Architettura, che vien credu-
ta opera di Bernardo Buontalenti. Proſe-
guendo il viaggio per via Larga, bella, e ſpa-
zioſa contrada, ed in cui ſon molti altri Palaz-
zi, ſi giunge finalmente alla Piazza, e Chieſa di
la Caſa del Marcheſe Pier Noferi Capponi a
quello contigua, ſommamente lodata dagli
Intendenti dell'Architettura, che vien credu-
ta opera di Bernardo Buontalenti. Proſe-
guendo il viaggio per via Larga, bella, e ſpa-
zioſa contrada, ed in cui ſon molti altri Palaz-
zi, ſi giunge finalmente alla Piazza, e Chieſa di
gno
S. MARCO. Fu già queſta de' Monaci
Salveſtrini, e dipoi, per autorevole inter-
poſizione di Coſimo Padre della Patria, con-
ceduta a' Padri Domenicani dell'Oſſervanza,
intorno all'anno 1436. dal qual tempo fino
al dì d'oggi è creſciuta ſempre di pregio,
e di bellezza. Tra gli ornamenti più ſingo-
lari, s'ammirano le belle Tavole, tutte di
mano d'eccellenti Maeſtri. Nella prima al-
l'entrare a man deſtra, vi è una divota Ma-
donna di Piero Cavallini Romano, che per
venerazione ſta coperta. La ſeconda, dov'è
dipinto S. Tommaſo d'Aquino, è di Santi
di Tito. La terza è del celebre Fra Bartolom-
meo della Porta. Nella quarta ſi vede una.
Madonna lavorata a Moſaico. E finalmente
la quinta, dov'è S. Domenico, è di mano di
Matteo Roſſelli. Parimente a man ſiniſtra, la
prima è del Paggi Lombardo: la ſeconda del
Paſſignano, e la quarta del Cigoli: dopo la
quale ſegue la belliſſima Cappella di S. An-
tonino Arciveſcovo di Firenze, fatta fabbri-
care con ſomma magnificenza da Averardo,
e Antonio Salviati, ricchiſſimi Gentiluomini
di queſta Città. Ella è tutta di marmi nobil-
mente lavorati col diſegno di Gio: Bologna.
Tre belle Tavole di Pittori eccellenti, ne ador-
Salveſtrini, e dipoi, per autorevole inter-
poſizione di Coſimo Padre della Patria, con-
ceduta a' Padri Domenicani dell'Oſſervanza,
intorno all'anno 1436. dal qual tempo fino
al dì d'oggi è creſciuta ſempre di pregio,
e di bellezza. Tra gli ornamenti più ſingo-
lari, s'ammirano le belle Tavole, tutte di
mano d'eccellenti Maeſtri. Nella prima al-
l'entrare a man deſtra, vi è una divota Ma-
donna di Piero Cavallini Romano, che per
venerazione ſta coperta. La ſeconda, dov'è
dipinto S. Tommaſo d'Aquino, è di Santi
di Tito. La terza è del celebre Fra Bartolom-
meo della Porta. Nella quarta ſi vede una.
Madonna lavorata a Moſaico. E finalmente
la quinta, dov'è S. Domenico, è di mano di
Matteo Roſſelli. Parimente a man ſiniſtra, la
prima è del Paggi Lombardo: la ſeconda del
Paſſignano, e la quarta del Cigoli: dopo la
quale ſegue la belliſſima Cappella di S. An-
tonino Arciveſcovo di Firenze, fatta fabbri-
care con ſomma magnificenza da Averardo,
e Antonio Salviati, ricchiſſimi Gentiluomini
di queſta Città. Ella è tutta di marmi nobil-
mente lavorati col diſegno di Gio: Bologna.
Tre belle Tavole di Pittori eccellenti, ne ador-