5044DIALOGO
che il locato entro l’acqua è vn compoſto d’oro, e d’aria;
&
in conſeguenza maggiore del puro oro, il quale in tutte le
forme è ſempre il medemo ſolido à puntino.
in conſeguenza maggiore del puro oro, il quale in tutte le
forme è ſempre il medemo ſolido à puntino.
_Ofred_.
Come è il medemo ſolido à puntino?
Non prouano co.
munemente li Geometri, che la figura sferica è la più capa-
ce di tutte l’iſo perimetre, ò eguali? Onde mentre che ridot-
to queſto oro in qual ſi ſia altra figura, queſta deue circon-
ſcriuere il medemo oro; biſogna che queſta ſia maggio-
re.
munemente li Geometri, che la figura sferica è la più capa-
ce di tutte l’iſo perimetre, ò eguali? Onde mentre che ridot-
to queſto oro in qual ſi ſia altra figura, queſta deue circon-
ſcriuere il medemo oro; biſogna che queſta ſia maggio-
re.
_Matem_.
Certo che lo dicono.
E così queſt’ oro ridotto in sfera
è circonſcritto dalla minima delle figure, la quale certo ſem-
pre è fatta maggiore, ogni qual volta diuerſificata dalla sfe-
rica, debba terminare la medema materia. Ma non eſſendo
la ſu perficie, ma il ſolido quello, che peſa; mentre queſto è
ſempre il medemo, benche hora ambito da maggiore, ho-
ra da minor ſuperficie, peſarà anco ſempre, ambito da
qual ſi ſia ſuperficie, il medemo peſo in tutti li mezzi.
è circonſcritto dalla minima delle figure, la quale certo ſem-
pre è fatta maggiore, ogni qual volta diuerſificata dalla sfe-
rica, debba terminare la medema materia. Ma non eſſendo
la ſu perficie, ma il ſolido quello, che peſa; mentre queſto è
ſempre il medemo, benche hora ambito da maggiore, ho-
ra da minor ſuperficie, peſarà anco ſempre, ambito da
qual ſi ſia ſuperficie, il medemo peſo in tutti li mezzi.
_Ofred_.
Ma chi non vede che le 100.
Libre d’oro ridotte in figu-
ra sferica, ò cubica deſcenderanno per l’acqua per molto
ſpacio in tempo molto breue, nel quale ridotte in priſma, ò
parallelepipedo molto largo, con queſta parte larga collo-
cate entro all’acqua, non deſcenderanno che per pochiſſi-
mo ſpacio? Ecco adunque che la figura larga, & ampla leua
molto dalla grauità delli ſolidi, cioè li rende aſſai meno va-
lidi, e pronti a penetrar il mezzo.
ra sferica, ò cubica deſcenderanno per l’acqua per molto
ſpacio in tempo molto breue, nel quale ridotte in priſma, ò
parallelepipedo molto largo, con queſta parte larga collo-
cate entro all’acqua, non deſcenderanno che per pochiſſi-
mo ſpacio? Ecco adunque che la figura larga, & ampla leua
molto dalla grauità delli ſolidi, cioè li rende aſſai meno va-
lidi, e pronti a penetrar il mezzo.
_Mat._
Io non voglio determinare aſſolutamente ſe l’ampiezza
della figura a mbiente arrechi qualche impedimento a ſupe
rar il mezzo nelli graui, che ſi muouono ni turalmente all’
ingiù, o nò; ma dico bene, che queſto, ſe vi è, non è quanto
forſe alcuno penſa; e che il ſpacio paſſato da due graui egua-
li, vno di figura raccolta, l’altro di quanto ſi vuole dilatata,
non è tanto differente, quanto forſe alcuno penſa (quando
però per ſpacio s’intenda quello, che veramente biſogna in
tendere, cioè non vna ſemplice lunghezza, ma vna trina di-
menſione, o corpo.) E per dichiararmi dico, che poſto il cu-
bo, il cui profilo A D, più graue in ſpecie dell’acqua, in
eſſa, queſto diſcende ſino al fondo, come in E H, con vna tal
velocità, che corriſponde all’ecceſſo della ſua grauità
della figura a mbiente arrechi qualche impedimento a ſupe
rar il mezzo nelli graui, che ſi muouono ni turalmente all’
ingiù, o nò; ma dico bene, che queſto, ſe vi è, non è quanto
forſe alcuno penſa; e che il ſpacio paſſato da due graui egua-
li, vno di figura raccolta, l’altro di quanto ſi vuole dilatata,
non è tanto differente, quanto forſe alcuno penſa (quando
però per ſpacio s’intenda quello, che veramente biſogna in
tendere, cioè non vna ſemplice lunghezza, ma vna trina di-
menſione, o corpo.) E per dichiararmi dico, che poſto il cu-
bo, il cui profilo A D, più graue in ſpecie dell’acqua, in
eſſa, queſto diſcende ſino al fondo, come in E H, con vna tal
velocità, che corriſponde all’ecceſſo della ſua grauità