Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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LIBRO I.
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uno fa bianco un muro, che altro produce
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egli, ſe non quella bianchezza? </
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">e pure oltre al
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fare quel muro bianco, lo fa anche ſimile a tutti
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gli altri muri che ſon bianchi al mondo. </
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echoid-s474
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">Diremo
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noi dunque, che egli produca ancora quella ſomi-
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lb
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glianza, e che avendo una forza, con cui produr-
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re la bianchezza, debba averne anche un’ altra,
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con cui produrre la ſomiglianza? </
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">Non già; </
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echoid-s476
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preserve
">ma
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producendo egli la bianchezza, et incontrandoſi
<
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queſta in altre bianchezze di lei compagne, ne
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/>
riſulta la ſomiglianza ſpontaneamente, per così
<
lb
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dire, e da ſe ſteſſa. </
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<
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preserve
">E così pur fanno tutte le al-
<
lb
/>
tre relá
<
unsure
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zioni, che allargandoſi e ſpandendoſi per
<
lb
/>
l’ univerſo abbracciano tutte le coſe, e le tengo-
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lb
/>
no per certo maraviglioſo modo in comunione
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e in ſocietà. </
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">Voi potete vedere, che per poco,
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che un corpo ſi mova ſcorrendo una linea, non
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/>
ſolamente ſcorre quella tal linea, ma perde le re-
<
lb
/>
lazioni di diſtanza, che avea verſo tutti i punti
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dell’ interminabile ſpazio, e ne acquiſta di nuo-
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lb
/>
ve; </
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<
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preserve
">e ciò faccendo da quanti corpi ſi allontana, e a
<
lb
/>
quanti ſi accoſta, a qual più e a qual meno, ſe-
<
lb
/>
condo la natura del movimento ſuo! così che
<
lb
/>
non è parte alcuna dell’ univerſo, che non can-
<
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/>
gi diſtanza riſpetto a lui cangiandola egli riſpetto
<
lb
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a tutte. </
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">Nè è per queſto da dire, che quella cau-
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/>
ſa, la qual move il corpo, altro faccia, che mo-
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lb
/>
verlo per una certa linea; </
s
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">benchè da un tal mo-
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/>
vimento riſultin tutte quelle mutazioni di diſtan-
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lb
/>
za, che abbiamo detto. </
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">Dunque, diſſe allora </
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