Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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5139& equabile come equabile era il circolare. Da que-
ſto adunque ne ſegue, che poſta la H A, tangente
eguale all´arco di vn minuto, che ſarebbe paſſato dal
graue con il moto circolare diurno quando foſſe fer-
mo nella cima della torre, in altretanto tempo ſareb-
be trapaſſata queſta dal moto traſuerſale.
E perche
la tangente A H, è maggiore dell´arco A B, ne ſegue,
che queſti ſia minore di vn minuto.
Parimente ne
ſegue, che eſſendo E M, piedi 15.
F N, 60. G O,
135.
& H P, 240. & eſſendo queſte maggiori delle
I M, K N, L O, B P, queſte ſijno meno di quelli pie-
di.
E però ben vero che queſte differenze ſaranno
inſenſibili;
onde ſe da queſte naſceſſe qualche pre-
giuditio al Sig.
Borelli non deue hauerſi in conſide-
ratione;
nè per queſto hò fatte le ſopradette rifleſſio-
ni, ma per poner ogni coſa in chiaro.
Seguiti pure
Sig.
Conte.
Cont. Nella facciata 19. penſa prouar queſte ſup-
poſitioni, e dice.
_Perche nel medeſimo tempo d´vn ſe-_
_condo che l´impeto traſuerſale ſpinge la palla per la tangente_
_A E, l´impeto della grauità la traſporta per la ſegante E C,_
_da E, in M, &
c._
Ofred. Da E, in M? Ma ſe la palla mai è ſtata in E,
come la porta da E, in M?
Matt. Deue forſe intendere il Sig. Borelli da I, in
M, e perche E I, è inſenſibile tanto fà dire da E, co-
me da I.
Cont. Così è. Tira poi l´imaginarie

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