515DI VITRUVIO
gli Architetti, che aveano voga
alla età ſua, ignoranti a tal ſe-
gno di non ſapere (com’egli è
coſtretto a paleſare) neanche i
primi principj della lor arte; la
qualità ſemplice d’Architetto era
divenuta talmente diſprezzevole,
che ſe il Libro di lui non aveſſe
avuto caratteri di un ſapere ſtra-
ordinario, e ch’egli non aveſſe
ſmentite, com’ha fatto, le di-
ſavvantaggioſe teſtimonianze, che
potea darne del di lui merito il
poco ſuo impiego; i precetti da
lui laſciatici non avrebbero già
avuta quell’autorità che ſi con-
viene.
alla età ſua, ignoranti a tal ſe-
gno di non ſapere (com’egli è
coſtretto a paleſare) neanche i
primi principj della lor arte; la
qualità ſemplice d’Architetto era
divenuta talmente diſprezzevole,
che ſe il Libro di lui non aveſſe
avuto caratteri di un ſapere ſtra-
ordinario, e ch’egli non aveſſe
ſmentite, com’ha fatto, le di-
ſavvantaggioſe teſtimonianze, che
potea darne del di lui merito il
poco ſuo impiego; i precetti da
lui laſciatici non avrebbero già
avuta quell’autorità che ſi con-
viene.
Imperciocchè eſſendo l’ Architet-
tura un’ arte, la quale in tutto ciò
che forma la bellezza, onde l’
opere ſue ſono capaci, non ha
quaſi altra regola che quel che
appellaſi il buon guſto, e che fa
il vero diſcernimento del bello e
del buono da ciò che non è tale;
egli è aſſolutamente neceſſario
tura un’ arte, la quale in tutto ciò
che forma la bellezza, onde l’
opere ſue ſono capaci, non ha
quaſi altra regola che quel che
appellaſi il buon guſto, e che fa
il vero diſcernimento del bello e
del buono da ciò che non è tale;
egli è aſſolutamente neceſſario