“ Figura delle misure e vetri dell'Occhiale sopradescritto, dal medesimo
signor Marzi mandata. N.o 1 Profilo del cannone. N.o 2 Profilo del can
59[Figure 59]
signor Marzi mandata. N.o 1 Profilo del cannone. N.o 2 Profilo del can
59[Figure 59]
Figura 51.
none piccolo, che entra nel n.o 1. N.o 3 Pianta del can
none 1 per di sopra. N.o 4 Pianta del cannone 1 per
di sotto. N.o 5 Pianta del cannone 2 in bocca. N.o 6
Pianta del cannone 2 in fondo. N.o 7 dove si mettono
gli animali cavando il cannone n.o 2. Nel fondo di que
sti cannoni, che viene ad essere il n.o 4 e 6, sono i due
vetri, uno al cannone grande e l'altro al piccolo. ”
none piccolo, che entra nel n.o 1. N.o 3 Pianta del can
none 1 per di sopra. N.o 4 Pianta del cannone 1 per
di sotto. N.o 5 Pianta del cannone 2 in bocca. N.o 6
Pianta del cannone 2 in fondo. N.o 7 dove si mettono
gli animali cavando il cannone n.o 2. Nel fondo di que
sti cannoni, che viene ad essere il n.o 4 e 6, sono i due
vetri, uno al cannone grande e l'altro al piccolo. ”
La vantata eccellenza di questo Microscopio sopra
il galileiano dipendeva in primo luogo dal porta oggetti,
il quale, essendo il vetro piano del cannone n.o 1, lasciava traveder gli og
getti investiti per ogni parte di luce, come se fossero liberamente campati
60[Figure 60]
il galileiano dipendeva in primo luogo dal porta oggetti,
il quale, essendo il vetro piano del cannone n.o 1, lasciava traveder gli og
getti investiti per ogni parte di luce, come se fossero liberamente campati
60[Figure 60]
Figura 52.
in aria, mentre il porta oggetti del Microscopio galileiano,
essendo opaco, lasciava le parti di sotto e da'lati delle piccole
cose da traguardarsi involte e sbattute nell'ombra. Dipen
deva altresì, e con miglior ragione, quella eccellenza dall'es
ser la lente microscopica incastonatasi nell'anello, in fondo
al cannone n.o 2, assai conglobata.
in aria, mentre il porta oggetti del Microscopio galileiano,
essendo opaco, lasciava le parti di sotto e da'lati delle piccole
cose da traguardarsi involte e sbattute nell'ombra. Dipen
deva altresì, e con miglior ragione, quella eccellenza dall'es
ser la lente microscopica incastonatasi nell'anello, in fondo
al cannone n.o 2, assai conglobata.
Gli effetti poi de'globuli di vetro ritrovati in pratica,
conforme alla teoria maurolicana, tanto più maravigliosi quanto più i globuli
stessi erano piccoli, consigliarono i Naturalisti a servirsi di cosiffatti sempli
cissimi Microscopii, anche dappoi che furono inventati e divulgati i Micro
scopii composti.
conforme alla teoria maurolicana, tanto più maravigliosi quanto più i globuli
stessi erano piccoli, consigliarono i Naturalisti a servirsi di cosiffatti sempli
cissimi Microscopii, anche dappoi che furono inventati e divulgati i Micro
scopii composti.
Si chiamarono que'globuli di vetro Microscopii olandesi, e l'Huyghens
gli descriveva nel 1678 all'Autor del Diario parigino in una sua lettera o
Discorso, a cui premetteva il titolo: De novo Microscopio ex Hollandia al
lato. Di un tal Discorso ugeniano si legge nella Raccolta delle Opere varie
un estratto, che incomincia: “ Microscopium hoc ex unico formatur exiguo
globulo vitreo, simili illis, quibus in Hollandia et Anglia animaleuta fuere
observata in aqua putcali et pluvia.... ” (Lugd. Batav. 1724, pag. 764).
gli descriveva nel 1678 all'Autor del Diario parigino in una sua lettera o
Discorso, a cui premetteva il titolo: De novo Microscopio ex Hollandia al
lato. Di un tal Discorso ugeniano si legge nella Raccolta delle Opere varie
un estratto, che incomincia: “ Microscopium hoc ex unico formatur exiguo
globulo vitreo, simili illis, quibus in Hollandia et Anglia animaleuta fuere
observata in aqua putcali et pluvia.... ” (Lugd. Batav. 1724, pag. 764).
Ritorna anco nella Diottrica l'Huyghens sopra questo argomento, e rac
conta che con uno di cosiffatti Microscopii olandesi una volta il Lewenhoeck
gli fece veder, nella coda di un'anguilla, come il sangue, globulis subru
bentibus constans, celeri motu per canaliculos arteriarum, qui venis con
tinuantur, discurrit (Lugd. Batav. 1703, pag. 226).
conta che con uno di cosiffatti Microscopii olandesi una volta il Lewenhoeck
gli fece veder, nella coda di un'anguilla, come il sangue, globulis subru
bentibus constans, celeri motu per canaliculos arteriarum, qui venis con
tinuantur, discurrit (Lugd. Batav. 1703, pag. 226).
I Microscopii a globetti di vetro però, che intorno al 1678, secondo
l'Huyghens, s'incominciarono a fabbricare in Olanda, erano infin dal 1644
notissimi in Italia, sotto il nome di Microscopii della perlina. Ne fu inven
tore Evangelista Torricelli, il quale sembra non insegnasse ad altri che al
fratel suo Luca il modo di ridurre in perline i vetri, e di assettarle così,
da poter traguardar con esse i minutissimi oggetti. Da Luca Torricelli ebbe
il segreto il Viviani, che ne lasciò così, di propia mano ricordo, fra le sue
carte: “ Modo di fare gli occhiali da vedere le cose piccole. Si piglia del
l'Huyghens, s'incominciarono a fabbricare in Olanda, erano infin dal 1644
notissimi in Italia, sotto il nome di Microscopii della perlina. Ne fu inven
tore Evangelista Torricelli, il quale sembra non insegnasse ad altri che al
fratel suo Luca il modo di ridurre in perline i vetri, e di assettarle così,
da poter traguardar con esse i minutissimi oggetti. Da Luca Torricelli ebbe
il segreto il Viviani, che ne lasciò così, di propia mano ricordo, fra le sue
carte: “ Modo di fare gli occhiali da vedere le cose piccole. Si piglia del