Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 le piccolo Oratorio con alcuna parte di
terreno ivi contiguo, fu conceduto a quei
ſette nobili Fiorentini, che abbandonata
la Patria, ſi erano ritirati nell'aſpro Mon-
te Senario, ove menando vita eremitica,
e ſolitaria, avevano fondata la Religione
de' Servi di Maria, ed il motivo fu, ac-
ciò quei buoni Religioſi, che da per tutto
aveano ſparſa la fama della lor ſantità,
più da vicino ſantificaſſero col loro eſem-
pio i loro Concittadini.
Ma perchè trop-
po anguſto era quel luogo, in riguardo al-
le molte perſone, che vi erano venute ad
abitare, fu di biſogno fabbricar nuovo
Convento, e nuova Chieſa; al che fare,
la povertà di quei Religioſi baſtante non
era.
Perciò ad un'opera sì buona e ſan-
ta, furono dal Sommo Pontefice tutt'i Fe-
deli eſortati, tra' quali ſopra di ogni al-
tro ſi ſegnalo Chiariſſimo Falconieri nobi-
liſſimo Cittadino di queſta Patria, creduto
Padre di Santa Giuliana, e Fratello del
Beato Aleſſio; imperciocchè a niuna ſpe-
ſa, o fatica perdonando, ſomminiſtrò qua-
lunque ſoccorſo più opportuno, perchè tal
opra foſſe al ſuo fine condotta.
Terminata
la fabbrica, avvenne quel gran prodigio,
per lo quale è celebre queſta Chieſa per
tutto il Mondo.
Avevano quei buoni Pa-
dri dato a dipingere a freſco ad un Pittore
(di cui ancora è incerto il nome; altri
chiamandolo Bartolommeo, altri Giovan-
ni, altri credendolo Pietro Cavallini Ro-
mano) un'Immagine di Noſtra Signora in

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