Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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5347SECONDO.
_Conte._ Io che ſono poltrone per natura, pagarei non poco, im-
parare queſta dottrina, &
hauer occaſione de ſcuſarmi con
I’eſempio di queſti.
_Ofred._ Io gle l’inſegnarò ſenza premio Hò oſſeruato, che quan-
do ſe colloca nell’acqua, o altro fluido vn corpo più largo,
che poſto, con la ſua larghezza, per il più egli non ſeguita a
muouerſi parallelo a ſe ſteſso ſino al fine, cioè con la parte
larga auanti, ma ſe riuolta con la parte più ſottile.
V. G.
vna tauola poſta nell’acqua con la ſua parte larga, non ſegui-
ta a muouerſi così, ma ſe riuolta in taglio, e coſi ſegue a mo-
uerſi ſino al fine.
Hora dalle precedente dottrine io raccol-
go, che queſto ſia per fuggir la fatica d’alzare vna maggior
mole, che de neceſſità biſognarebbe, che alzaſse, ſeguitan-
do a muouerſi ſino al fine con la parte larga, alzandone mo-
le molto minore mouendoſi in taglio.
_Matem._ Quando queſto folse, vi ſarebbe l’aſſioma Filoſofico,
che _Fruſtra fit per plura, quod poteſt fieri per pauciora_;
e ſi potreb-
be dire, che appetẽdo il graue accoſtarſi al centro, ſcieglieſ-
ſe la via d’arriuarui nel tempo più breue.
Ma io penſo, che
ciò non habbia punto che fare in ſimil accidente, quando
intrauenga, e che d’eſso ne ſia altra ragione proueniente pe-
rò dal mezzo, che s’alza;
e che non meno ſe poſſi tramutare
la diſceſa del graue dalla parte più larga, nella più ſottile,
ma anco da queſta in quella.
_Ofred._ Sentirò volontieri il ſuo penſiero.
_Matem._ Tengo di certo che V. S. ſapia, che ogni corpo ha il ſuo
centro di grauità, mediante il quale ſe regola la diſceſa di
eſſo corpo, di modo che chi imaginaſse vna linea retta, che
congiongeſse queſto centro con quello della terra, il det-
to centro nel diſcendere ſempre ſi trouarebbe in detta li-
nea.
Credo anco che ſa pia, che queſto centro ſia in tal modo col-
locato nel graue, che diuiſo queſto con vn piano, che paſſi
per detto centro, lo diuida in due parti, che hauerebbero
momenti eguali.
Queſte però ſono anco eguali in mole,
quando il centro di grauità è il medemo che il centro della
figura, ma quando queſti centri ſono diuerſi, all’hora ſono
ineguali.

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