1vero, quo minoris diametri, eo magis visibile auget, perfectiusque videre
facit ” (Novae Observat. ibi, pag. 146). E prosegue così a contrapporre e a
rilevar le differenze e le somiglianze che passano fra'due strumenti.
facit ” (Novae Observat. ibi, pag. 146). E prosegue così a contrapporre e a
rilevar le differenze e le somiglianze che passano fra'due strumenti.
In far tali riscontri non lascia addietro il Fontana di accennare anche
all'uso del Telescopio galileiano, in cui le immagini microscopiche si rap
presentan diritte: “ Si autem desiderabis per parvum specillum non inversa
sed directa videre, adhuc in hoc varietur constructio respectu Tubi astro
nomici. Nam lens exterior parvi specilli eamdem servare debet ab obiecto
distantiam, ac per inversionem. Similiter lens concava in hoc specillo qua
druplicatam ab obiecto distantiam diametri exterioris lentis servare necesse
est. Non sic vero in Tubo astronomico res se habet, ut patet ” (ibi, pag. 147).
all'uso del Telescopio galileiano, in cui le immagini microscopiche si rap
presentan diritte: “ Si autem desiderabis per parvum specillum non inversa
sed directa videre, adhuc in hoc varietur constructio respectu Tubi astro
nomici. Nam lens exterior parvi specilli eamdem servare debet ab obiecto
distantiam, ac per inversionem. Similiter lens concava in hoc specillo qua
druplicatam ab obiecto distantiam diametri exterioris lentis servare necesse
est. Non sic vero in Tubo astronomico res se habet, ut patet ” (ibi, pag. 147).
Qui però ben s'intende che l'Autore propone il caso per una semplice
curiosità, come pure lo proponeva Galileo, il quale perciò nelle sue osser
vazioni naturali si servì sempre dell'Occhialino. E in vero, benchè sia un
fatto che si può il Telescopio galileiano accomodare a veder così gli oggetti
vicini come i lontani, nonostante l'immagine reale dell'obiettivo convesso,
formandosi a gran distanza dal centro della lente, e dovendosi perciò riti
rar molto indietro l'oculare concavo, veniva lo strumento per la sua ecces
siva lunghezza a rendersi tanto incomodo nelle osservazioni, tanto si disper
deva di luce e tanto si rappresentavano le immagini poco precise, da non
passar per la mente a nessuno di preferir tanto scapito al meschino gua
dagno di veder gli oggetti nella loro posizion naturale. Da un'altra parte
poco fa, se nell'osservar un piccolo oggetto, per esempio un animaluccio
infusorio, apparisce il capo dov'è la coda.
curiosità, come pure lo proponeva Galileo, il quale perciò nelle sue osser
vazioni naturali si servì sempre dell'Occhialino. E in vero, benchè sia un
fatto che si può il Telescopio galileiano accomodare a veder così gli oggetti
vicini come i lontani, nonostante l'immagine reale dell'obiettivo convesso,
formandosi a gran distanza dal centro della lente, e dovendosi perciò riti
rar molto indietro l'oculare concavo, veniva lo strumento per la sua ecces
siva lunghezza a rendersi tanto incomodo nelle osservazioni, tanto si disper
deva di luce e tanto si rappresentavano le immagini poco precise, da non
passar per la mente a nessuno di preferir tanto scapito al meschino gua
dagno di veder gli oggetti nella loro posizion naturale. Da un'altra parte
poco fa, se nell'osservar un piccolo oggetto, per esempio un animaluccio
infusorio, apparisce il capo dov'è la coda.
Il tutto poi vien suggellato dal fatto che i costruttori de'Microscopii
composti non hanno poi seguita altra regola, nè hanno cercata altra com
posizione di lenti, ma si son solamente studiati di ridurre a maggior per
fezione l'opera del nostro Ottico napoletano.
composti non hanno poi seguita altra regola, nè hanno cercata altra com
posizione di lenti, ma si son solamente studiati di ridurre a maggior per
fezione l'opera del nostro Ottico napoletano.
Nella grande riforma neutoniana degli strumenti diottrici la mente del
Filosofo inglese non lasciò indietro di speculare anche intorno alla perfe
zione dei Microscopii. “ Saepius, egli scrive, cogitavi de construendo Micro
61[Figure 61]
Filosofo inglese non lasciò indietro di speculare anche intorno alla perfe
zione dei Microscopii. “ Saepius, egli scrive, cogitavi de construendo Micro
61[Figure 61]
Figura 53.
scopio, quod pro vitro
obiectivo haberet lami
nam ex metallo refle
ctentem. Etenim haec
instrumenta ad maio
rem perfectionem, quam
nunc habent adhuc pos
se videntur aeque ac
Telescopia, et fortasse
magis, siquidem Micro
scopia opus habent una metalli lamina reflectente ut videri potest in Dia
grammate (fig. 53) in quo AB est Obiectivum ex metallo; CD vitrum
metallo
scopio, quod pro vitro
obiectivo haberet lami
nam ex metallo refle
ctentem. Etenim haec
instrumenta ad maio
rem perfectionem, quam
nunc habent adhuc pos
se videntur aeque ac
Telescopia, et fortasse
magis, siquidem Micro
scopia opus habent una metalli lamina reflectente ut videri potest in Dia
grammate (fig. 53) in quo AB est Obiectivum ex metallo; CD vitrum
metallo