1mente a considerare in Archimede e nella sua scuola quali sieno
le note proprie e distintive della Filosofia naturale derivata dall'Ac
cademia. Fedele agli insegnamenti di Platone, essa contempla nella
natura le forme geometriche, e dilettandosene sublimemente, dà
mirabili impulsi da progredire non a sola la Geometria pura, ma
alla Geometria applicata al moto dei gravi, degli astri, della luce e
de'suoni. La Meccanica, l'Astronomia, l'Ottica, la Musica e simili
altre discipline e arti, in quanto si riducono a simmetria di linee
o ad armonia di numeri, son frutti allegati nel fiore degli orti Ac
cademici. L'altro aspetto poi sotto cui si presenta la natura, nel
rivelarsi per l'organo dei sensi, perciocchè questi sono ingannevoli,
si riguardan da quella filosofia non altrimenti che quali scherzi im
meritevoli affatto della seria attenzion de'filosofi. Per i platonici
insomma la Filosofia sperimentale, o la natura che ne forma il sog
getto, nient'altro si è che, o una lasciva fanciulla che scherza, o una
paurosa maga che incanta. E in fatti tutti i libri di fisica scritti
dagli autori di quella scuola si vedon portare scritto in fronte il
titolo o di Magia naturale o di Spettacoli maravigliosi della natura.
le note proprie e distintive della Filosofia naturale derivata dall'Ac
cademia. Fedele agli insegnamenti di Platone, essa contempla nella
natura le forme geometriche, e dilettandosene sublimemente, dà
mirabili impulsi da progredire non a sola la Geometria pura, ma
alla Geometria applicata al moto dei gravi, degli astri, della luce e
de'suoni. La Meccanica, l'Astronomia, l'Ottica, la Musica e simili
altre discipline e arti, in quanto si riducono a simmetria di linee
o ad armonia di numeri, son frutti allegati nel fiore degli orti Ac
cademici. L'altro aspetto poi sotto cui si presenta la natura, nel
rivelarsi per l'organo dei sensi, perciocchè questi sono ingannevoli,
si riguardan da quella filosofia non altrimenti che quali scherzi im
meritevoli affatto della seria attenzion de'filosofi. Per i platonici
insomma la Filosofia sperimentale, o la natura che ne forma il sog
getto, nient'altro si è che, o una lasciva fanciulla che scherza, o una
paurosa maga che incanta. E in fatti tutti i libri di fisica scritti
dagli autori di quella scuola si vedon portare scritto in fronte il
titolo o di Magia naturale o di Spettacoli maravigliosi della natura.
Ma quale Filosofia sperimentale poteva derivar mai dal Peri
pato? Attendiamo bene al principio che informa quella scuola. Già
noi lo mostrammo apertamente più sopra, e dicemmo consistere
quel principio nel far dipendere dalla nostra ragione le leggi che
governano la Natura. In conseguenza di ciò, l'esperienza è inutile,
e la ragione legislatrice e signora non ha bisogno di travagliarsi
servilmente a osservare e a cimentare i fatti naturali. A che dal
l'altra parte mostrarsi bisognosi d'inventare e di fabbricare stru
menti da rendere più squisito l'uso dei sensi? Alla ragione basta
quel poco che i sensi stessi possono porgerle, in qualunque maniera
sia fatto: al resto ella supplisce bene da sè medesima, senz'altro
estrinseco aiuto.
pato? Attendiamo bene al principio che informa quella scuola. Già
noi lo mostrammo apertamente più sopra, e dicemmo consistere
quel principio nel far dipendere dalla nostra ragione le leggi che
governano la Natura. In conseguenza di ciò, l'esperienza è inutile,
e la ragione legislatrice e signora non ha bisogno di travagliarsi
servilmente a osservare e a cimentare i fatti naturali. A che dal
l'altra parte mostrarsi bisognosi d'inventare e di fabbricare stru
menti da rendere più squisito l'uso dei sensi? Alla ragione basta
quel poco che i sensi stessi possono porgerle, in qualunque maniera
sia fatto: al resto ella supplisce bene da sè medesima, senz'altro
estrinseco aiuto.
Quali potevano essere insomma i frutti di così fatte dottrine?
Quelli, che si possono aspettar da un albero in una opaca e neb
biosa valle, senza alcuna posa combattuta dai venti. Il Peripato perciò
dee essere necessariamente infecondo, chiuso, e quasi diremmo in
crisalidato nella propria ragione, e combattuto dai venti dell'orgo
glio. Eppure è stato scritto da alcuni che Aristotile è gran maestro
di fisici sperimenti, per cui egli incarna le astratte speculazioni, e
colorisce i disegni aerei di Platone. Magnificano costoro la Storia
degli animali del filosofo di Stagira, e la vorrebbero proporre come
esempio di diligentissime osservazioni de'fatti naturali. Ma, se bene
Quelli, che si possono aspettar da un albero in una opaca e neb
biosa valle, senza alcuna posa combattuta dai venti. Il Peripato perciò
dee essere necessariamente infecondo, chiuso, e quasi diremmo in
crisalidato nella propria ragione, e combattuto dai venti dell'orgo
glio. Eppure è stato scritto da alcuni che Aristotile è gran maestro
di fisici sperimenti, per cui egli incarna le astratte speculazioni, e
colorisce i disegni aerei di Platone. Magnificano costoro la Storia
degli animali del filosofo di Stagira, e la vorrebbero proporre come
esempio di diligentissime osservazioni de'fatti naturali. Ma, se bene