Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

List of thumbnails

< >
51
51 (39)
52
52 (40)
53
53 (41)
54
54 (42)
55
55 (43)
56
56 (44)
57
57 (45)
58
58 (46)
59
59
60
60
< >
page |< < (43) of 65 > >|
5543 intendo queſte conſeguenze, cioè come ſi deduchi-
no dalle premeſſe.
Cont. Seguitiamo à vedere. Nella facciata 20.
dice che eſſendo che le ſecanti di vn´arco, il quale
non eccede vn minuto, non eccedino il ſemidiame-
tro di ecceſſo notabile moſtrerà poterſi prender E
M, come eguale à I M;
onde nel primo ſecondo ho-
rario hauerà la palla traſcorſo lo ſpatio I M, dalla ci-
ma della Torre di 15.
piedi; nel fine del ſecondo lo
ſpatio K N, di 60.
e così nelli altri tempi, e ſpatij. Et
in queſta maniera, dice egli verificarſi, che la palla
cadente non ſi ſcoſti mai dal medeſimo ſemidiame-
tro, e ciò, dice, _ſi deduce da due ſuppoſizioni non arbitra-_
_rie, quali ſono quelle che vſano prender i Geometri, ma aſ-_
_ſai conformi alle leggi della natura._
Queſte in ſuſtanza
ſono che la direttione circolare ſi tramuti in rettili-
nea per la tangente nel graue ſtaccato che ſia dalla
circonferenza;
e che il grado di velocità ſi manten-
ga ſempre il medeſimo, &
equabile, non incontran-
do cauſa alcuna impediente, ò ritardante.
Matt. Loro Signori dicono di non capire queſte
dottrine del Signor Borelli;
per miſero che vno ſia
non occorre che ſi lagni perche ſempre vi è alcuno
più miſero di eſſo, per queſto non ſi lamentino ſe
non poſſono intendere, perche io credo certiſſimo
intender meno di loro.
Biſogna che habbiamo la
mente ingombrata da qualche coſa, che ne pregiudi-
chi alla vera intelligenza delli ſenſi reconditi del

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index