Borro, Girolamo, Del flusso e reflusso del mare, 1561

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              natura, in noi non ſi vede alcuna luce, ma in cambio della luce,
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              nella faccia noſtra riſplende vno colore viuo, nato dallo intellet
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              to nostro, nel ſangue, meſcolato con gli ſpiriti: La onde quelli,
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              il cui intelletto, è piu perfetto, & il cui ſangue, & ſpiriti ſono
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              più purgati hanno la faccia, & particularmente gliocchi piu ri
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              lucenti: i corpi morti, ſenza ſangue, ſenza ſpiriti, & ſenza ani­
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              ma, ſono anche ſenza colore: Hora tornando alla Lnna, dico, che
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              ella, è vna parte del ſuo Cielo piu denſa, però in lei dal ſuo intel
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              letto naſce alquanto di luce; non gia quanta ne, è nel ſole, &
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              nelle altre stelle ſuperiori: perche il ſuo intelletto, è meno per
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              fetto, che non ſono gli altri intelletti ſuperiori: & perche la fac
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              cia della Luna, è meno denſa, che non è quella del ſole, & delle al
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              tre ſtelle, però manco riluce: & nella isteſſa faccia della Luna
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              ſono alcune parti piu rare, lequali fanno la macchia, che in eſſa
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              ſi vede: laquale non è ne l'ombra de monti; ne la reuerberatio­
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              ne del mare; ne altra ſomigliante coſa: ma è ſolo vna parte me­
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              no denſa, però meno rilucente: per cio io dico, che la Luna hà da
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              ſe steſſa alquanto di luce, oltra quella, che ella riceue dal ſole la
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              quale, è aſſai maggiore, che non è la ſua propria: Applicando al
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              noſtro propoſito; dico, che ne primi quindici giorni, nequali il
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              lume del ſole nella Luna creſce, ſi fortifica la virtù ſua nelle ac
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              que, & i flußi all'hora ſi fanno gagliardi, & l'onde marine in­
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              groſſano; Quando la Luna ne ſecondi quindici giorni in comin
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              cia, à perdere il lume del ſole, ella perde la virtù, che ella hà nel
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              le acque, però l'acque colano, & fanno il refluſſo in que mari,
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              che di quindici in quindici giorni hor calano, hor ſcemano: ne
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              gli altri mari ſi è oſſeruato, che i flußi ne primi quindici giorni
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              ſono maggiori, che non ſono, i reflußi, & ne
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              quindici gior
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              ni i reflußi ſono maggiori, & i flußi minori, il che daltronde
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              puo naſcere, che dal Sole, ilquale illuminando la luna nelle pri­
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              me giornate più, che nelle ſeconde, gli dà virtù, da potere alzar
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              l'acque riſcaldandole, & glie la to glie, à poco à poco nelle ſecon
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              de giornate: Que mari, de quali voi diceſte, che haueuano il fluſ
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              ſo loro per quindici giorni continui, & per altri & tanti il re­
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              fluſſo, biſogna, che ſiano mari, veramente amari, non che ſalati, </s>
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