Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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57XLIX mentovata ineguaglianza che hanno nel-
la ſuperficie i frammenti, la coſtanza nel
romperſi al cadervi dentro corpi atti a
sfregiare il vetro, il non romperſi che
ben di rado al cadervi dentro degli al-
tri purchè poi ancora ſieno di peſo con-
ſiderabile, il non romperſi quaſi mai ſe
loro gettanſi dentro metalli teneri e pa-
ſtoſi, come è l’oro il piombo lo ſta-
gno benchè peſantiſſimi, tutte queſte co-
ſe dico inſieme dovrebbero a creder mio
far comprendere abbaſtanza onde naſca
alle volte codeſta anomalia.
Una ſol coſa ancora parea che ad in-
tieramente riſchiarare ed eſaminare co-
deſte fiſiche Caraſfe mancaſſe.
Ognuno
ſa che dopo le ſagge diligentiſſime ri-
cerche del Signor Gray a Londra, e
del Signor da Fay a Parigi, ſi è final-
mente ſcoperto che moltiſſimi di que’
corpi che noi già abbaſtanza

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