Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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5745 de la deuiatione dalla perpendicolare per grande
interuallo ſe ſi continuaſſe il moto ſino al centro ſa-
rebbe più Occidentale, e fatta verſo Occiden-
te.
Matt. Le nuoue adunque dottrine del Sig. Borelli
ſono tanto oppoſte alle vecchie quanto è il declina-
re dalla perpendicolare hora verſo Oriente, hora
verſo Occidente, &
hauendole inuentate per rime-
diare à quell´inconueniente, che no ſeguiua con la
prima dottrina, cioè che la caduta del graue foſſe
ſempre più Orientale del perpendicolo, queſte non
ſolo non lo pongono paſſar il perpendicolo verſo
Oriente, ma nè meno mai arriuar ad eſſo, &
eſſer
ſempre più Occidentale.
Horsù non mi pare, che nè
anco queſte nuoue dottrine del Sig.
Borelli mi hab-
bino da rimuouere dalla mia antica opinione.
Io
credo, che ſe ſi moueſſe la Terra, come in realtà non
ſi muoue, con la reuolution diurna, che il graue par-
ticiparebbe quel moto con quella velocità che con-
ueniſſe al luogo nel quale ſi trouaſſe, mentre non tut-
ti li luoghi di queſto gran globo ſi mouerebbero con
la medeſima velocità.
Queſto moto del graue non
ſarebbe ſuo proprio, ma in eſſo per participatione, e
reſpetiuamente al centro;
e quando vna coſa ſi muo-
ue così, ſeguita al più le leggi di quello del quale
partecipa.
Queſto è il mio parere, che mi pare
molto bene fondato ſopra le leggi della natura, ene
potrei addure molte coſe à ciò confacenti ſe

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