Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
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PARTE SECONDA.
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">csempio di colonne iñutili collocate nelle parti laterali.</
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echoid-s1672
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preserve
">Finalmente è notabiliſſimo errore, quando ſopra gli ornamenti de'Templi,
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delle Cappelle, degli Altari, e delle Porte, in luogo di farvi i faſtigj, e i fron-
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lb
/>
teſpizj interi, accomodarvi i rotti, credendo con la rottura di dar grazia all'or-
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lb
/>
namento. </
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echoid-s1673
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preserve
">Che veramente i fronteſpizj non ſono altro, che il faſtigio, e il tetto
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della fabbrica. </
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echoid-s1674
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preserve
">E chi è quegli, che voleſſe rompere il tetto della propria abita-
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zione, per dare maggior grazia all'aſpetto della Caſa? </
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echoid-s1675
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preserve
">Certamente niuno. </
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echoid-s1676
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preserve
">Nè ſi
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trovò mai, che gli Antichi uſaſſero di fare il fronteſpizio rotto, ma lo forma-
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lb
/>
rono ſempre intiero, o tondo, o angolare con due pendenze, che comunemen-
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lb
/>
te ſi ſuol dire a due acque, cioè, a due ſcolamenti d'acque, ovvero con una
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lb
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ſola pendenza. </
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echoid-s1677
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preserve
">E quando pure, ſecondo la licenza moderna, altri voleſſe rom-
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lb
/>
pere il fronteſpizio, s'incorrerebbe in uno di due inconvenienti, cioè, o facendoſi
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lb
/>
la rottura corriſpondente al ſodo delle colonne, la parte del fronteſpizio verrà
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lb
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troppo anguſta; </
s
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echoid-s1678
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preserve
">ma facendoſi tal parte maggiore del vivo delle colonne, ella
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uſcirebbe fuori del ſodo, e ſtarebbe ſoſpeſa. </
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echoid-s1679
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preserve
">E queſti ſon due notabili difetti nati
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lb
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dal rompere i fronteſpizj. </
s
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<
s
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echoid-s1680
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preserve
">Nè perchè ne ſia ſtato inventore Michelangiolo Buo-
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lb
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narrotti detto il Divino, ed eſſendo eccellentiſſimo nella Scultura, nella Pittura, e
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lb
/>
nell'Architettura, moſſo da neceſſità, ſi dee traſportare ſimigliante uſo in ogni
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lb
/>
propoſito, e in ogni luogo, ſenza neceſſità, e grazia alcuna: </
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s
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echoid-s1681
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preserve
">impercioccchè
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quello, che una volta, e per accidente è ſtato uſato, non può, nè dee ſervire per
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lb
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regola di bene operare; </
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echoid-s1682
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preserve
">che gli accidenti violentano gli Artefici a partirſi dal-
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lb
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la rettitudine dell'arte loro; </
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echoid-s1683
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preserve
">e tal violenza non forza ſempre, ma qualche volta,
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lb
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e però non può farci regola: </
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echoid-s1684
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preserve
">che la regola è ſempre buona. </
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echoid-s1685
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preserve
">Ma perchè meglio
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s'intenda quanto ſi è detto, ſi porranno gli eſempj quì appreſſo.</
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echoid-s1686
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