Borro, Girolamo
,
Del flusso e reflusso del mare
,
1561
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
Page concordance
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 244
>
Scan
Original
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 244
>
page
|<
<
of 244
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
p
type
="
main
">
<
s
>
<
pb
xlink:href
="
012/01/058.jpg
"
pagenum
="
54
"/>
lontane del vero, & dal veriſimile, che non è la luce dalle tene
<
lb
/>
bre: & forſe da oſcurare molto più la quistione, per ſua natu
<
lb
/>
ra oſcura, che da dichiararla in neſſuno modo: però ſe cio non vi
<
lb
/>
è graue, ſiate contento dirmene quello che ne ſapete. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
>TAL. </
s
>
<
s
>Non ſo ſe io di cio potrò ragionare hoggi con voi
<
lb
/>
all'improuiſo; eſſendo strettißimo il nodo della vostra diffici
<
lb
/>
lißima quiſtione: ilquale non ſi può ſciorre ſenza diligente &
<
lb
/>
matura conſideratione, & ſenza grandißimo ingegno, & arte:
<
lb
/>
à che io per hora non mi truouo molto atto, maſe pur voi vole
<
lb
/>
te vdirne il parere mio, raccontatemi prima voi quello, che ne
<
lb
/>
hauete letto: perche nel ragionare stuzzicherete il mio addor
<
lb
/>
mentato ingegno, & mi ſcoprirete qualche coſa; di cui forſe vi
<
lb
/>
contenterete. </
s
>
<
s
>Questa faticha ci ſarebbe hoggi tolta, ſe noi ha
<
lb
/>
ueßimo quello, che di cio ſcriſſero eudoro, & Aristone Filoſofi
<
lb
/>
Peripatetici, ma perche gli ſcritti loro ſi ſono perduti, ò vero
<
lb
/>
non ci ſono capitati alle mani, ci biſogna
<
expan
abbr
="
cõ
">com</
expan
>
faticha cercar quel
<
lb
/>
lo, che da loro ſenza molta noia hauremmo inteſo à bastanza,
<
lb
/>
egli è ben vero, che inanzi, che voi diciate nulla, io vi voglio
<
lb
/>
sgannare di quello, che à me pare, che voi habbiate voluto, che
<
lb
/>
io creda per vero, cioè che in tutto Egitto ſuperiore, quando il
<
lb
/>
Sole ſi auicina al ſolſtitio estiuo, ſi fanno come grandißimi di
<
lb
/>
luuii di pioggie, lequali durano circa quaranta giorni, il qual
<
lb
/>
tempo è chiamato verno da gli etiopi, & dura mentre che il
<
lb
/>
ſole paſſa tutto il Cancro, & buona parte del Lione, egli è ben
<
lb
/>
vero, che nello Egitto inferiore non ſi fanno queste grandißi
<
lb
/>
me pioggie chiamate inuerno, ma ſi bene nel ſuperiore, il che ho
<
lb
/>
voluto dirui per is gannarui, et perche io penſo ſeruirmi di que
<
lb
/>
sto inuerno, à certe mie biſogne, come voi vdirete: Dite adun
<
lb
/>
que (M. Giuſeppe) ma intanto tenete questo per fermo. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
>NOZ. </
s
>
<
s
>Io ſon contento, non gia come Filoſofo, diſcorrere
<
lb
/>
con voi quello, che io intendo d'intorno alla noſtra quistione,
<
lb
/>
perche io per me non ho penſato à nulla, che mi sodisfaccia, ma
<
lb
/>
come hiſtorico fidelmente ui racconterò l'altrui openioni, il giu
<
lb
/>
ditio delle quali laſcerò interamente à voi. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
>TAL. </
s
>
<
s
>Incominciate adunque; & à voi anche ſerbate la vo
<
lb
/>
ſtra parte del giudicare de gli altrui detti, il che molto bene fa-</
s
>
</
p
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>