1neficio publico: & le dono vn picciolo di quei frutti,
del ſapor de'quali ho gia detto, ch'ella guſtandoli ſuol
ſentire honeſtiſſimo piacere. Queſti ſono tre diſcorſi,
fatti da me ſopra vna machina, la quale eſſendo for
mata con belle ragioni mathematice, & naturali; ſpe
ro, che debba eſſere d'ineſtimabile vtilità a quaſi tut
ti gli huomini, & a tutte le prouincie: non ſolo per
che è atta a portare il nutrimento dell humido, quan
do manca loro, all'herbe de'prati, alle biade, & a tut
te le piante; ma anco perche potrà alzar l'acque a gli
eſſerciti, & alle terre murate per bere, & per diuerſi
altri vſi di grandiſſima commodità. E'vero, che que
ſto dono non è intieramente fatto di mio; auenga che
la maggior parte di lui ha hauuto origine dalla libera
lità, & dal fauore dell'Illuſtriſſimo ſuo padre; il quale
m'ha aiutato alla buona riuſcita di queſta impreſa
quanto poſſa magnanimo, & intendente Signore bene
animato, & induſtrioſo ſeruidore. Nulladimeno pre
go humilmente V. Ecc.che l'accetti da me, ſe non per
altro almeno perche è pure accompagnato dalla gran
de oſſeruanza, che ho ſempre tenuto verſo il corteſiſ
ſimo ſangue ſuo. Et poſcia che la riuerenza, & l'affet
tione mia ſono creature de'meriti di lei, io deſidero
grandemente, ch'ella ſi degni riporle nelluogo di quel
le coſe, delle quali ella penſa di ſeruirſi, come di par
te di ſua vera, & legitima poſſeſſione, o paterna here
dità. Io nell'auenire non ſarò molto ſollecito in mo
ſtrarmi alla preſenza di lei; perche ſo, che fra l'altre
ſue buone parti, ella non tiene piu conto di quel che
ſi conuiene, di queſte ſuperficiali cerimonie. Sarò pe
ro ſempre apparecchiato ouunque io mi ritroui, per
ſeruirla, & vbidirla ſe le piacerà di comandarmi, od
io mi ſentiro atto a fare coſa vtile, & honoreuole per
lei. In queſto mezo, per quanto mi ſarà conceſſo da
miei ordinarij ſtudij delle prattiche di medicina, ſot
to l'ombra ſua attenderò a teſſere alcune tele (s'io non
m'inganno) d'vtiliſſime ſila: fra le quali n'è gia leua-
del ſapor de'quali ho gia detto, ch'ella guſtandoli ſuol
ſentire honeſtiſſimo piacere. Queſti ſono tre diſcorſi,
fatti da me ſopra vna machina, la quale eſſendo for
mata con belle ragioni mathematice, & naturali; ſpe
ro, che debba eſſere d'ineſtimabile vtilità a quaſi tut
ti gli huomini, & a tutte le prouincie: non ſolo per
che è atta a portare il nutrimento dell humido, quan
do manca loro, all'herbe de'prati, alle biade, & a tut
te le piante; ma anco perche potrà alzar l'acque a gli
eſſerciti, & alle terre murate per bere, & per diuerſi
altri vſi di grandiſſima commodità. E'vero, che que
ſto dono non è intieramente fatto di mio; auenga che
la maggior parte di lui ha hauuto origine dalla libera
lità, & dal fauore dell'Illuſtriſſimo ſuo padre; il quale
m'ha aiutato alla buona riuſcita di queſta impreſa
quanto poſſa magnanimo, & intendente Signore bene
animato, & induſtrioſo ſeruidore. Nulladimeno pre
go humilmente V. Ecc.che l'accetti da me, ſe non per
altro almeno perche è pure accompagnato dalla gran
de oſſeruanza, che ho ſempre tenuto verſo il corteſiſ
ſimo ſangue ſuo. Et poſcia che la riuerenza, & l'affet
tione mia ſono creature de'meriti di lei, io deſidero
grandemente, ch'ella ſi degni riporle nelluogo di quel
le coſe, delle quali ella penſa di ſeruirſi, come di par
te di ſua vera, & legitima poſſeſſione, o paterna here
dità. Io nell'auenire non ſarò molto ſollecito in mo
ſtrarmi alla preſenza di lei; perche ſo, che fra l'altre
ſue buone parti, ella non tiene piu conto di quel che
ſi conuiene, di queſte ſuperficiali cerimonie. Sarò pe
ro ſempre apparecchiato ouunque io mi ritroui, per
ſeruirla, & vbidirla ſe le piacerà di comandarmi, od
io mi ſentiro atto a fare coſa vtile, & honoreuole per
lei. In queſto mezo, per quanto mi ſarà conceſſo da
miei ordinarij ſtudij delle prattiche di medicina, ſot
to l'ombra ſua attenderò a teſſere alcune tele (s'io non
m'inganno) d'vtiliſſime ſila: fra le quali n'è gia leua-