Borro, Girolamo
,
Del flusso e reflusso del mare
,
1561
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archimedes
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56
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p
type
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main
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s
>TAL. </
s
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s
>Si ma non gia tanto, che basti; perche le Eteſie non
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/>
ſoffiano ſolamente dalla quarta del Ponente, come credette Ta
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/>
lete & Eudemone: ma anche da quella dello Aquilone: lequali
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/>
però non fanno gonfiare, i fiumi, che sbocchano ne mari Aqui
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/>
lonari: & quelle Eteſie, che ſoffiano dalla quarta del Ponente,
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/>
non ribattono tutti gli altri fiumi, che quindi entrano ne mari
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/>
anzi laſciano loro l'entrata libera & aperta: laquale doureb
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/>
bono impedire; ſe questa foſſe la cagione del gonfiare del Nilo:
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/>
Di poi: ſe le eteſie etiandio gonfiano dalla quarta del Ponente,
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lb
/>
le nuuole
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expan
abbr
="
nõ
">non</
expan
>
ſono ſpinte ſolo dallo Aquilone, come credette De
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/>
mocrito Abderite: In oltre le Eteſie non incominciano à ſoffia
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/>
re col creſcimento del Nilo, ma quaſi alla fine: & ſi fermano
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/>
molto prima, che non ſi ferma il Nilo: Adunque il creſcere &
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/>
lo ſcemare del Nilo inanzi, che le Eteſie ſi ſentino, & dopo, che
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/>
elle ſono finite, non naſce da loro, ma d'altronde: per che quella
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/>
cagione, laquale anche non è, ò vero, è gia destrutta, non puo
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/>
partorire neſſuno effetto. </
s
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s
>Apreſſo, ſe cio naſceſſe, perche le ac
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/>
que foßino ritenute, dal gonfiare eſtraordinario dell'onde mari
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/>
ne, il Nilo incomincerebbe, à creſcere dalla parte di ſotto, vici
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/>
na al mare, & le acque tornando addietro manifeſtamente ſive
<
lb
/>
drebbono correre allo in sù: il che
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expan
abbr
="
nõ
">non</
expan
>
ſi vede: anzi ſi ſcorge tut
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/>
to il contrario, à punto: cioè incomincia l'augumento del Nilo
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/>
dalla Etiopia, & quindi ſcendono, à poco à poco arriua alle par
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/>
ti piu alte dello Egitto ſuperiore: poi ſe ne viene alle piu baſſe
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/>
dello Egitto inferiore, infino al Cairo: dopo ilquale il fiume in
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/>
groſſato entrà nel mare: & non ſarebbe la cagione di questo ef
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/>
fetto naſcosta, come ella è: anzi ella ſarebbe manifeſta, à tutti
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/>
gli habitatori di que paeſi, iquali co proprii occhi la vedrebbo
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/>
no, & coſi foſſe: come naſcoſta non è ſtata, à tempi nostri la ca
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/>
gione della inondatione del Teuere, à Roma: laquale nacque,
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/>
perche i venti, che ſoffiano dalla quarta di mezzo gior
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/>
no, fecono gonfiare il mare: dalle onde delquale furono ri
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/>
battute addietro l'acque del Teuere, quiui doue egli sbocca: la
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/>
onde elle ritornaro allo in sù, & allagaro tutta Roma: laquale
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/>
eſſendo per ſua natura ſecca terra, all'hora diuenne tutta naui </
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chap
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archimedes
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