Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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1ſuoi principij. Onde è manifeſto che quiui ha
uſato due ſorti di riſolutioni, l'una dal fine
a tutta l'arte; l'altra da tutta l'arte a ſuoi
principij, prima proßimi, & poi remoti, &
remotißimi.
MOR. Fin qui a me pare che
queſti dottißimi moderni habbino ragione.
TOM. Hora aſcoltate con l'animo ſenza affet­
tione, ſe uolete conoſcere la uerità.
Altra
coſa è Morello mio il conoſcere il fine, & al­
tra coſa è il riſoluerlo, onde quando a giudi­
tio loro riſolue il fine Galeno, non fa altro,
a mio giuditio (quale con ogni ſommißione
però ſottopongo a quello di chi ſa piu di me)
che diſcriuerlo, & dichiararlo; percioche ſe
egli ſolamente haueſſe detto che il fine del
medico è la ſanità, non hauereßimo inteſo,
ne conoſciuto queſto fine; per tanto è stato
neceſſario che ſia dichiarato, & ſe l'ha di­
chiarato co'l mezo del metodo riſolutiuo, non
hauemo per queſto da dire che tratti del fine
con ordine riſolutiuo differente da quello con
che tratta il reſto dell'arte: & ſe il fine foſſe
ſeparato da eſſa arte, non accadrebbe che
Galeno in molti luoghi diceſſe, che la riſolu­
tione non incomincia dal fine, ma dalla co­
gnitione del fine.
Si che potete uedere che
quella parte, che alcuni chiamano riſolutio­
ne del fine a tutta l'arte ueramente (quan-

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