1veniva dal supplir con la lettura di un libro, al faticoso esercizio
dello sperimentare. Un tal metodo doveva riuscir tanto meglio ac
comodato alla qualità degli abitatori del chiostro, in quanto che,
non avendo essi occasione di travagliarsi col mondo per provvedere
alle necessità e sodisfare ai piaceri della vita, si potevano lusingar
facilmente che le leggi naturali si potessero indurre con la stessa
facilità, con cui si conducevano i sillogismi. Di qui è che un prin
cipio di vanità e di orgoglio doveva essere il carattere proprio di
quella filosofia, vanità ed orgoglio che divamparono putidamente,
quando, per le opposizioni, il Peripato si ristrinse insieme congiu
rato in una setta. Chì ripensi ora che i chiostri erano i soli asili
in cui si rifugiava e da cui si diffondeva la scienza, comprenderà
quali dovessero essere le condizioni delle scienze naturali per tutto
il tempo che dominò quella scuola. Condizioni generali però, per
chè non mancò fin d'allora chi si volse a filosofar, piuttosto che
sui libri, sull'osservazione e sull'esperienza de'fatti, come si vedrà
seguitando il nostro Discorso.
dello sperimentare. Un tal metodo doveva riuscir tanto meglio ac
comodato alla qualità degli abitatori del chiostro, in quanto che,
non avendo essi occasione di travagliarsi col mondo per provvedere
alle necessità e sodisfare ai piaceri della vita, si potevano lusingar
facilmente che le leggi naturali si potessero indurre con la stessa
facilità, con cui si conducevano i sillogismi. Di qui è che un prin
cipio di vanità e di orgoglio doveva essere il carattere proprio di
quella filosofia, vanità ed orgoglio che divamparono putidamente,
quando, per le opposizioni, il Peripato si ristrinse insieme congiu
rato in una setta. Chì ripensi ora che i chiostri erano i soli asili
in cui si rifugiava e da cui si diffondeva la scienza, comprenderà
quali dovessero essere le condizioni delle scienze naturali per tutto
il tempo che dominò quella scuola. Condizioni generali però, per
chè non mancò fin d'allora chi si volse a filosofar, piuttosto che
sui libri, sull'osservazione e sull'esperienza de'fatti, come si vedrà
seguitando il nostro Discorso.
V.
Perchè sempre i primi impulsi, che rivolsero la mente del
l'uomo alla investigazione dei fatti naturali, derivarono dai bisogni
e dal desiderio di conseguire alcuni utilı fini, e perchè per primi e
principali fra questi utili e questi bisogni venivano a rappresentarsi
quelli, che concernevano il modo di conservare la sanità o di re
staurarla con l'arte, se in qualunque modo fosse stata perduta; si
comprenderà facilmente com'uno de'primi oggetti, a cui si rivolse
la Filosofia naturale, dovess'essere la Medicina: Platone e Aristotile
non avevano trascurato di farsi maestri anco di quest'arte, e come
nelle discipline speculative, così in questa tennero divise, nella di
versità de'principii informativi e delle opinioni, le loro scuole: In
stauratosi il nuovo Peripato non sembra che si sapesse trovare alla
cultura delle scienze fisiche miglior campo di quello della stessa
Medicina. Ruggero Bacone, Alberto Magno, Raimondo Lullo perdono
il loro tempo e consumano il loro inchiostro in formular ricette e
in trovar segreti da guarire ogni sorta di mali. Più tardi, anco
quando l'Anatomia e la Fisica presentivano così d'appresso l'isti-
l'uomo alla investigazione dei fatti naturali, derivarono dai bisogni
e dal desiderio di conseguire alcuni utilı fini, e perchè per primi e
principali fra questi utili e questi bisogni venivano a rappresentarsi
quelli, che concernevano il modo di conservare la sanità o di re
staurarla con l'arte, se in qualunque modo fosse stata perduta; si
comprenderà facilmente com'uno de'primi oggetti, a cui si rivolse
la Filosofia naturale, dovess'essere la Medicina: Platone e Aristotile
non avevano trascurato di farsi maestri anco di quest'arte, e come
nelle discipline speculative, così in questa tennero divise, nella di
versità de'principii informativi e delle opinioni, le loro scuole: In
stauratosi il nuovo Peripato non sembra che si sapesse trovare alla
cultura delle scienze fisiche miglior campo di quello della stessa
Medicina. Ruggero Bacone, Alberto Magno, Raimondo Lullo perdono
il loro tempo e consumano il loro inchiostro in formular ricette e
in trovar segreti da guarire ogni sorta di mali. Più tardi, anco
quando l'Anatomia e la Fisica presentivano così d'appresso l'isti-