Bianconi, Giovanni Lodovico, Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei, 1746

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61(LIII) virà forſe anch’eſſo a mettere più in chia-
ro l’una e l’altra di queſte due fiſiche ra-
rità.
Fannoſi queſte Lagrime come tut-
to il mondo ſa, col laſciar cadere a
ſtille il vetro fluido e bollente nell’ ac-
qua fredda, per la qual coſa ritengono
tutte generalmente la figura di goccia.
Chi non iſcorge da queſto artificio quell’
ineguale raffreddamento nelle parti del
vetro, del quale ſopra a propoſito delle
Caraffe hò fatto menzione, sforzando in
queſta maniera le parti eſterne della La-
grima ad indurarſi, nel mentre che le
interne ſervono ancora e ſono infocate?

Romponſi queſte non altrimenti che le
Caraffe, egualmente nel pieno che nel
vuoto della macchina, e romponſi in
conſeguenza o ſiano immerſe o non ſiano
in qualunque fluido, e ſe ne ſono, man-
dano fuori anch’ eſſe nel romperſi che fan-
no un certo fumo, il quale ſalvo ogni

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