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ſta Tribuna tutta adornata di ſtucchi, come
altresì la Cupola, dipinta da Baldaſſar Fran-
ceſchini, detto il Volterrano. Ha queſto in-
ſigne Pittore dipinto la Vergine, quando Aſ-
ſunta in Cielo, vien coronata dalla Santiſſi-
ma Trinità. Intorno intorno ha dipinti i
Patriarchi, i Profeti, e i Santi del Teſta-
mento Vecchio, con alcuni altri del Nuovo,
che prima della Vergine erano paſſati alla.
Gloria, recedendo in queſto dall'uſo di
quaſi tutt'i Pittori, che nel dipignere Sto-
rie antiche, meſcolano ſpeſſe volte perſone,
che viſſero molti ſecoli dopo. Finalmente,
in queſta grand'opera è laudabile, non me-
no l'invenzione, e 'l diſegno, che la vaghez-
za del colorito. Corriſponde alla Cupola il
Coro de' Frati, i quali, oltre al numero di
cento, con ſommo decoro, e con eſquisitez-
za di canto, vi celebrano gli Uſizj Divini. No-
ve Cappelle ſi trovano intorno al Coro, mol-
te delle quali ſon adorne di marmi, e di bel-
liſsime Tavole. Nella ſeconda Cappella a man
deſtra v'è una Tavola del Bilivelti, in cui è
dipinto lo Spoſalizio di S. Caterina. Nella
terza la Tavola del Cieco nato è di mano del
Paſsignano. Nella quinta, che fu già fabbri-
cata a proprie ſpeſe di Gio: Bologna, oltre
l'eſser tutta incroſtata di pietre ſerene, e,
marmi, ſono di ſtima grande le ſtatue, i baſ-
ſi rilievi di bronzo, e le tre Tavole, una del
Paggi, l'altra del Ligozzi, e la terza del Paſ-
ſignano: Siccome è ammirabile il Crocifiſſo
di bronzo, fatto ſopra un modello dello ſteſ-
ſo Gio: Bologna. Nella ſeſta la Tavola della
Reſurrezione è d'Agnolo Bronzino. Nell'ot-
tava il S. Michele di mano del Pignoni Pit-
altresì la Cupola, dipinta da Baldaſſar Fran-
ceſchini, detto il Volterrano. Ha queſto in-
ſigne Pittore dipinto la Vergine, quando Aſ-
ſunta in Cielo, vien coronata dalla Santiſſi-
ma Trinità. Intorno intorno ha dipinti i
Patriarchi, i Profeti, e i Santi del Teſta-
mento Vecchio, con alcuni altri del Nuovo,
che prima della Vergine erano paſſati alla.
Gloria, recedendo in queſto dall'uſo di
quaſi tutt'i Pittori, che nel dipignere Sto-
rie antiche, meſcolano ſpeſſe volte perſone,
che viſſero molti ſecoli dopo. Finalmente,
in queſta grand'opera è laudabile, non me-
no l'invenzione, e 'l diſegno, che la vaghez-
za del colorito. Corriſponde alla Cupola il
Coro de' Frati, i quali, oltre al numero di
cento, con ſommo decoro, e con eſquisitez-
za di canto, vi celebrano gli Uſizj Divini. No-
ve Cappelle ſi trovano intorno al Coro, mol-
te delle quali ſon adorne di marmi, e di bel-
liſsime Tavole. Nella ſeconda Cappella a man
deſtra v'è una Tavola del Bilivelti, in cui è
dipinto lo Spoſalizio di S. Caterina. Nella
terza la Tavola del Cieco nato è di mano del
Paſsignano. Nella quinta, che fu già fabbri-
cata a proprie ſpeſe di Gio: Bologna, oltre
l'eſser tutta incroſtata di pietre ſerene, e,
marmi, ſono di ſtima grande le ſtatue, i baſ-
ſi rilievi di bronzo, e le tre Tavole, una del
Paggi, l'altra del Ligozzi, e la terza del Paſ-
ſignano: Siccome è ammirabile il Crocifiſſo
di bronzo, fatto ſopra un modello dello ſteſ-
ſo Gio: Bologna. Nella ſeſta la Tavola della
Reſurrezione è d'Agnolo Bronzino. Nell'ot-
tava il S. Michele di mano del Pignoni Pit-