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ta di Pietro Perugino, o come altri voglio-
no, dell'Albertinelli. La quinta ſotto l'or-
gano con l'Aſſunta, di mano di Ceſare Dan-
dini, e voltando alla Crociata, vi è la Cap-
pella con lunette, e ſoffitta dipinta a freſco
di ſtraordinario guſto, e perfezione da Bal-
daſſarre Franceſchini detto il Volterrano,
ed all'Altare vedeſi in un antica, e bella Ta-
vola dipinto San Zanobi, e altri due Santi
Veſcovi; ſegue la Cappella del Crocifiſſo
dipinta d'architettura da Giuſeppe Cha-
mant Loreneſe, col ſottoinsù di Vincenzio
Meucci; ſotto l'Altare conſervaſi il Corpo
di S. Florenzio martire. E' poi aſſai vaga
la Cappella de' Tedaldi, eretta ad onore di
San Filippo Benizj, colla Tavola dipinta
dal Volterrano, e con alter pitture a fre-
ſco dell'Ulivelli. Nel ricetto, che torna
accanto a queſta Cappella, e per cui ſi và
alla Sagreſtia, è collocato un Buſto di ter-
ra cotta, rappreſentante l'effigie di detto
Santo in abito della Religione; e dall'in-
ſcrizione, che vi fu poſta ſotto, intagliata
in lavagna, ſi deduce, che fu egli donato
a quei Religioſi dalla Famiglia de' Guicciar-
dini, ſubentrata già nella Caſa de' Benizj,
de' quali era il Santo, ove ſi era conſer-
vato ab antiquo in loro mano ſino all'An-
no, dell'Albertinelli. La quinta ſotto l'or-
gano con l'Aſſunta, di mano di Ceſare Dan-
dini, e voltando alla Crociata, vi è la Cap-
pella con lunette, e ſoffitta dipinta a freſco
di ſtraordinario guſto, e perfezione da Bal-
daſſarre Franceſchini detto il Volterrano,
ed all'Altare vedeſi in un antica, e bella Ta-
vola dipinto San Zanobi, e altri due Santi
Veſcovi; ſegue la Cappella del Crocifiſſo
dipinta d'architettura da Giuſeppe Cha-
mant Loreneſe, col ſottoinsù di Vincenzio
Meucci; ſotto l'Altare conſervaſi il Corpo
di S. Florenzio martire. E' poi aſſai vaga
la Cappella de' Tedaldi, eretta ad onore di
San Filippo Benizj, colla Tavola dipinta
dal Volterrano, e con alter pitture a fre-
ſco dell'Ulivelli. Nel ricetto, che torna
accanto a queſta Cappella, e per cui ſi và
alla Sagreſtia, è collocato un Buſto di ter-
ra cotta, rappreſentante l'effigie di detto
Santo in abito della Religione; e dall'in-
ſcrizione, che vi fu poſta ſotto, intagliata
in lavagna, ſi deduce, che fu egli donato
a quei Religioſi dalla Famiglia de' Guicciar-
dini, ſubentrata già nella Caſa de' Benizj,
de' quali era il Santo, ove ſi era conſer-
vato ab antiquo in loro mano ſino all'An-