Borro, Girolamo
,
Del flusso e reflusso del mare
,
1561
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archimedes
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61
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>TAL. </
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>Io ne ho vdito fauellare qualche volta, ma perche. </
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>NOZ. </
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>Per che à voi, per vostra corteſia, hoggi mentre du
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ra il reſto di queſto caldo, tocca il dirmene la cagione, & in
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modo; che io la poſſa ſcriuere al Signor Marcheſe Illuſtrißimo,
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ilquale à queſti giorni tornando da Firenze, diſſe, hauerne ſen
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tito ragionare allo Eccellentißimo Signor Duca noſtro, & ha
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uere dalla propria bocca di S. Eccel. Illustr. ritratto, che volen
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tieri egli ne vedrebbe qualche coſa; di cui egli ſi appagaßi, co
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me io credo, che ſi appagherà di quello, che voi direte, & io fe
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delmente ſcriuerò. </
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>TAL. </
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>Come volete voi (M. Giuſeppe) che io vi dica hoggi
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all'improuiſo coſa degna d'eſſer veduta, & letta da cotesti due
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noſtri Signori? </
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>in ogni vno de quali, è il giuditio tanto perfetto
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che conoſce (come ſi ſuol dire nel mio paeſe) infino il pelo nello
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vouo? </
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>Biſognerebbe, chi voleſſe dirui coſa, laquale voi poteſte
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ſcriuere in modo, che ammendui ne haueßimo honore, eſſere pri
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ma infra i Filoſofi tanto grandi, quanto grandi ſono eßi infra
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Prencipi di ſtato & di giuditio, in tal caſo, à noi ſi conuerreb
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bono, i primi luoghi, ne questo basterebbe, ma biſognerebbe ri
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uolgere tutti questi libri, & maturamente conſiderare quello,
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che d'intorno alla generatione delle fontane è stato ſcritto, &
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à pena anche, che con tutta questa noſtra diligenza noi poteſ
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/>
ſimo appreſſarci, à quel ſegno, nel mezzo del quale biſognereb
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be corre, à punto, per dire coſa degna di ſi purgate Orecchie. </
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>NOZ. </
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>Voi dite il vero, lodando la grandezza, & il giudi
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tio loro, & in questo ſolo errate, che voi cio non fate à bastan
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za. </
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>Ma come ammendue questi Signori Eccellentißimi ſono ri
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/>
pieni d'ottimo giuditio, & di merauiglioſa grandezza in tutte
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/>
le coſe, coſi hanno anche infinita diſcritione, & conſiderando al
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baſſo grado del nostro piciol'ſapere, & alla corteſia del tempo,
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che noi habbiamo, et particularmente voi che ſiate occupatiſsi
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mo, & nelle publiche lettioni, & nel render la ſanita, à questi
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nostri malati Piſani, & in molte altre vostre domestiche cu
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/>
re, & nel metterui, à ordine per caualcare, come voi dianzi di
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ceste, ſi appagheranno corteſemente di quel poco, che noi po-</
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archimedes
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