Angeli, Stefano degli, Della gravita' dell' aria e fluidi : esercitata principalmente nelli loro homogenei

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6559SECONDO giore v. g. per G Q, nel medemo tempo s’accompagnarebbe
la velociſſima ſalita per A L;
la quale è tanto maggiore del-
la G Q, di quanto l’ampiezza del vaſo G D, è maggiore della
17[Figure 17] larghezza della canna LI.
La velocità adunque L A, com-
penſaria la tardità L I.
Io hò detto quanto doueuo; ma non
sò già vedere come queſte dottrine militino anco nelli Fe-
nomeni del Sig.
Sinclaro.
_Matem._ Ho paura che V. S. dica ciò per burlarmi. Che, che pe-
rò ſia, ſupponga ch’il vaſo G C, ſia il doppio della fiſtola PV.
All’hora chi peſaſse in vna bilancia, e l’acqua del vaſo G C, e
il Mercurio L K, peſarebbero egualmente, perche la propor-
tione, che hà la grauità ſpecifica del Mercurio, alla grauità
ſpecifica dell’acqua, l’ha l’altezza dell’acqua, a quella del
Mercurio reciprocamente.
Onde peſando egualmente, ſi fa-
rà l’equilibrio.
Queſto è dimoſtrato comunemente da tutti
li Mecanici.
_Oſred._ Biſogna certo che ſe V. S. vuol eſser inteſo, dimoſtri

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