Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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1mente rappreſenti quello che è di fuori, non
dimeno tra loro è qualche differenza; percio
che quello che è nella mente è agente del mo­
to, ouero operatione, & quello che è di fuo
ra, è ueramente fine del moto; ſi come per
eſſempio lo edificatore ha nell'animo la forma
della caſa, & anco (ouero al meno) può
eſſere eſſa caſa fuora dell'animo materialmen­
te, onde la forma della caſa che è nell'animo
muoue lo edificatore a fare ogni opera per con
ſeguire la caſa materialmente ſimile a lei.
Eccoui dunque che la forma della caſa nell'in­
telletto è come agente, & la materiale è co­
me fine di ogni attione.
Quando ha ſolamen
te l'eſſere nell'animo, all'hora quella forma
che è nell'animo muoue in quanto agente, &
è ancora in quanto fine del moto; ilche Ari­
ſtotele parlando dell'attione di Dio, & delle
intelligenze, diceua conuenirſi alle intelligen
ze per ſe, & non per accidente, ma ſe per
ſorte ſi ritrouaſſe hauere l'eſſere il fine in quel
modo che habbiamo detto nelle coſe naturali,
ouero artificiali, che era per accidente.
On­
de in concluſione ui dico che la riſolutione,
ſe ſarà delle coſe, il cui fine è ſolo nella men­
te, incominciarà da eſſo fine; ſe anco ſarà del
le coſe, & che hanno il fine nella mente, &
anco fuori, incomincierà da quello che è nella

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