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reſtaurato col diſegno di Giorgio Vaſari. La
maggior parte de' Foreſtieri concorre a que-
ſta Chieſa, tirata dalla curioſità di rimirare
quelle belliſſime Tavole, che l'adornano,
nelle quali la Paſſione tutta di N. Signore, e
la ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata mira-
bilmente rappreſentata da' primi Arteſici di
quei tempi. Ora facendoci dalla porta di
mezzo, benchè l'ordine dell'Iſtoria richie-
deſſe cominciare d'altrove, nella prima Ta-
vola, che ſi trova a man deſtra, allato alla
ſuddetta porta, è dipinta la depoſizione di
Croce di N. Signore, di mano di Franceſco
Salviati; la ſeconda, dov'è la Crocifiſſione,
è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è il
famoſo Sepolcro di Michelagnolo Buonarro-
ti Gentiluomo Fiorentino, Scultore, Pitto-
re, ed Architetto di sì gran nome, e di sì
grand'eccellenza, che non vi ha lingua, che
le ſue lodi poſſa baſtevolmente ſpiegare. Ve-
donſi a piè dell'Urna tre belle ſtatue di
marmo, che rappreſentano la Scultura, l'Ar-
chitettura, e la Pittura, in atto compaſſio-
nevole, e meſto: e ſopra l'Urna, la teſta,
e il buſto di marmo del Buonarroti. Fu
queſt'opera ſatta da tre Maeſtri, cioè Gio-
vanni dell'Opera, Valerio Cioli, e Batiſta
del Cavaliere, del primo de' quali è la ſtatua
dell'Architettura, del ſecondo quella della
Scultura, e del terzo quella della Pittura; e di
lui è pure il ritratto di Michelagnolo. Se-
gue la terza Cappella, dov'è dipinto da Gior-
gio Vaſari, quando Criſto porta la Croce al
Calvario; la Tavola quarta rappreſenta l'Ec-
ce Homo, ed è ſattura di Iacopo di Meglio.
Aleſſandro del Barbiere dipinſe la quinta, in
maggior parte de' Foreſtieri concorre a que-
ſta Chieſa, tirata dalla curioſità di rimirare
quelle belliſſime Tavole, che l'adornano,
nelle quali la Paſſione tutta di N. Signore, e
la ſua Morte, e Reſurrezione è ſtata mira-
bilmente rappreſentata da' primi Arteſici di
quei tempi. Ora facendoci dalla porta di
mezzo, benchè l'ordine dell'Iſtoria richie-
deſſe cominciare d'altrove, nella prima Ta-
vola, che ſi trova a man deſtra, allato alla
ſuddetta porta, è dipinta la depoſizione di
Croce di N. Signore, di mano di Franceſco
Salviati; la ſeconda, dov'è la Crocifiſſione,
è di Santi di Tito; appreſſo alla quale è il
famoſo Sepolcro di Michelagnolo Buonarro-
ti Gentiluomo Fiorentino, Scultore, Pitto-
re, ed Architetto di sì gran nome, e di sì
grand'eccellenza, che non vi ha lingua, che
le ſue lodi poſſa baſtevolmente ſpiegare. Ve-
donſi a piè dell'Urna tre belle ſtatue di
marmo, che rappreſentano la Scultura, l'Ar-
chitettura, e la Pittura, in atto compaſſio-
nevole, e meſto: e ſopra l'Urna, la teſta,
e il buſto di marmo del Buonarroti. Fu
queſt'opera ſatta da tre Maeſtri, cioè Gio-
vanni dell'Opera, Valerio Cioli, e Batiſta
del Cavaliere, del primo de' quali è la ſtatua
dell'Architettura, del ſecondo quella della
Scultura, e del terzo quella della Pittura; e di
lui è pure il ritratto di Michelagnolo. Se-
gue la terza Cappella, dov'è dipinto da Gior-
gio Vaſari, quando Criſto porta la Croce al
Calvario; la Tavola quarta rappreſenta l'Ec-
ce Homo, ed è ſattura di Iacopo di Meglio.
Aleſſandro del Barbiere dipinſe la quinta, in