Bianconi, Giovanni Lodovico
,
Due lettere di fisica al signor marchese Scipione Maffei
,
1746
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Tali appunto ſarebbero come la eſperien-
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za ciha inſegnato, il ferroe qualunque al-
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tro metallo, il marmoe varj altri corpi di
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queſto genere. </
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preserve
">quanto adunque più pic-
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cole ſaranno le palle, e quanto più gran-
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/>
de ſarà il corpo di legno che dentro loro
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lb
/>
ſi ſerra, tanto maggiore ſarà lo ſtrepito
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/>
che nel romperſi daranno, avvertendo per
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lb
/>
altro nel farle, che in queſto caſo fa duo-
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lb
/>
po che ſieno robuſte e groſſe le loro pare-
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lb
/>
ti, perchè troppo ſottili e troppo deboli,
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lb
/>
non reſiſterebbero all urto ed allo sforzo
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lb
/>
che dentro di loro fempre più grande an-
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lb
/>
drà facendo l’aria, e così pria di raffred-
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lb
/>
darſi intieramente ſcoppierebbero da ſeſteſ-
<
lb
/>
ſe. </
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">Siccome poi il calore è mezzo forſe
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lb
/>
il più valevole per rarefar l’ aria, così ne
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lb
/>
ſeguirà che ſe porraſſi una di queſte pal-
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/>
le in luogo aſſai caldo, come ſarebbe vi-
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lb
/>
ciniſſima alla fiamma o ſopra i carboni ac-
<
lb
/>
ceſi, ſcoppierà queſta probabilmente </
s
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