Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di Firenze, 1719
page |< < of 204 > >|
    <archimedes>
      <text>
        <body>
          <chap>
            <p id="id1616867" type="main">
              <s id="id413995">
                <pb pagenum="38"/>
                <arrow.to.target n="a75"/>
              gura Aaron, e l'altra Mosè, e la terza rap-
                <lb/>
              preſenta la Verginità, la quarta la Pruden-
                <lb/>
              za, e la quinta l'Umiltà.</s>
              <s id="id414048"> Le due Tavole di-
                <lb/>
              pinte ſono di mano d'Aleſsandro Allori,
                <lb/>
              e le pitture a freſco del Volterrano, con sì
                <lb/>
              gran perfezione condotte, che queſte ſole
                <lb/>
              baſterebbero per eternargli la ſama, laſcian-
                <lb/>
              do quella, ove di mano del Cigoli è dipinto
                <lb/>
              il Criſto morto.</s>
              <s id="id1619226"> Alle ſette Cappelle della,
                <lb/>
              deſtra Navata, corriſpondono dalla ſiniſtra
                <lb/>
              altre ſette, dell'iſteſs'ordine, e Architettu-
                <lb/>
              ra.</s>
              <s id="id1619241"> La prima, per non tornare indietro, ma
                <lb/>
              ſeguitare fin'all'uſcir di Chieſa, ha una Ta-
                <lb/>
              vola di mano del Vaſari, dov'è dipinta la
                <lb/>
              Venuta dello Spirito Santo; nella ſeconda di
                <lb/>
              mano dello Stradano, è figurata l'Aſcenſione
                <lb/>
              di Criſto al Cielo.</s>
              <s id="id1619265"> Allato a queſto Altare, e
                <lb/>
              dirimpetto al Sepolcro di Leonardo Aretino,
                <lb/>
              è quello di Carlo Aretino, Poeta, e Segreta-
                <lb/>
              rio della Repubblica.</s>
              <s id="id1619279"> Del mentovato Vaſari
                <lb/>
              è l'Apparizione a gli Apoſtoli nella terza.
                <lb/>
              Cappella; nella quarta, e quinta, di Santi di
                <lb/>
              Tito ſono le due Tavole, che una, quando
                <lb/>
              Giesù è a menſa con Cleofas, e Luca, e,
                <lb/>
              l'altra quando reſuſcita dal Sepolcro; nella
                <lb/>
              ſeſta è di mano di Batiſta Naldini quando
                <lb/>
              Criſto è collocato nel Sepolcro; e nella ſet-
                <lb/>
              tima quando
                <expan abbr="Noſtro">Noſt.</expan>
              Signore va al Limbo de'
                <lb/>
              Santi Padri, fu dipinta da Agnolo Allori,
                <lb/>
              chiamato il Vecchio Bronzino.</s>
              <s id="id1619325"> Oltre queſte
                <lb/>
              pitture di ſingolare ſquiſitezza, e perfezione,
                <lb/>
              ſe ne trovano in queſta Chieſa alcune di Ci-
                <lb/>
              mabue, e di Giotto, le quali, quantunque,
                <lb/>
              ſiano dalle moderne pitture ſuperate in bel-
                <lb/>
              lezza, non è però, che non meritino d'eſ-
                <lb/>
              ſer tenute in grande ſtima, per la venera-
                <lb/>
                <arrow.to.target n="a71"/>
              </s>
            </p>
          </chap>
        </body>
      </text>
    </archimedes>