Ceredi, Giuseppe, Tre discorsi sopra il modo d' alzar acque da' lvoghi bassi : Per adacquar terreni. Per leuar l' acque sorgenti, & piouute dalle ca[m]pagne, che non possono naturalmente dare loro il decorso. Per mandare l' acqua da bere alle Città, che n' hannobisogno, & per altri simili vsi. ; Opera non piu stampata

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              alza con duoi huomini ſino alla cima della torre una Campana di
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              trecento peſi: & tali ſono quelle de gli Arzanà, con le quali ſi
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              traggono le galee dentro, & fuora dell'acqua; & gli altri gran­
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              diſſimi peſi ſi mouono come ſi uuole. </s>
              <s>In alcune minere d'Alama­
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              gna per ordinario certe capre, & certi groſſi cani le uolgono, quan
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              do il peſo non è de'piu graui, con facilità ineſtimabile. </s>
              <s>Scriue an­
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              co Olao Magno ſcrittore dell'hiſtorie de'paeſi boreali, che gli orſi
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              in Sarmatia ſono ammaeſtrati a uoltarle con ageuolezza incom­
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              parabile, & con peſi maggiori aſſai, che non s'alzerebbono col
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              mouimento de gli huomini. </s>
              <s>La terza ha pur anco il motore ani­
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              mato nell'ultima circonferenza, ma l'ha di fuora, potendo eſſere
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              od huomo, o cauallo, o bue, od altro animale, che mentre s'affret­
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              ta d'andare innanzi, cedendoli la ruota, rimane ſempre nell'iſteſſo
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              luogo. </s>
              <s>è deſcritta dall' Agricola nella nona figura delle machine
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              ſpiritali. </s>
              <s>L'ultima non ha il peſo del raggio maggiore ſpinto quaſi
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              rettaméte uerſo il centro del mondo come le ſouradette: piu preſto
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              ua quaſi orizontale, dando poco pendio al peſo, che moue: & per
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              cio li caualli, & i buoi, quanto ſia per la decaduta, ui poſſono ca­
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              minare ſopra aſſai commodamente. </s>
              <s>Vna in queſta forma ne fu fat­
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              ta a Barcone ſul Piacentino, & una ue n'è in Venetia a San Gio­
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              uanni & Polo, che fa aſſai buono effetto in girare uelocemente la
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              macina d'un molino: tuttauia ha biſogno di quattro caualli, che ſi
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              mouono ſi ſconcertatamente, ſentendoſi ſempre mancare il ſoſtegno
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              ſotto a'piedi, che ſud ano copioſamente in breue tempo, & non poſ­
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              ſono lungamente durare: talche per la ſouerchia fatica moltiſſimi
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              ne muoiono. </s>
              <s>ne è marauiglia che cio auenga, andando il peſo, che
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              moue ſu queſta ruota a linea quaſi piana uerſo il centro del mondo,
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              & non uenendo la forza dell'impulſione de gli animali d'altronde,
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              che da queſto poco pendio, il quale ſe fuſſe maggiore non potrebbe
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              poi eſſere a propoſito per li caualli, od altre beſtie ſimili. </s>
              <s>Èadun­
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              que, contra il commune parere, la meno perfetta di tutte le ruote
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              deambulatorie. </s>
              <s>ne altro ha perſuaſo alcuni mathematici, & ar­
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              chitetti a porla in uſo, che il uolere ſchiffare la ſpeſa de gli huomi­
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              ni, che mouono la ſeconda, & la terza delle quattro dette. </s>
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              tauia moſtra poi l'eſperienza, che li molti animali, che ui ſono me­
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              ſtieri, & ui muoiono, portano molto piu ſpeſa, che ſe fuſſe ſituata
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              in foggia di quelle due. </s>
              <s>Queſte ultime tre adunque (poſeia che
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