Gallaccini, Teofilo
,
Trattato sopra gli errori degli architetti
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Notes
Handwritten
Figures
Content
Thumbnails
Table of handwritten notes
<
1 - 4
[out of range]
>
<
1 - 4
[out of range]
>
page
|<
<
(54)
of 257
>
>|
<
echo
version
="
1.0RC
">
<
text
xml:lang
="
it
"
type
="
free
">
<
div
xml:id
="
echoid-div32
"
type
="
section
"
level
="
1
"
n
="
32
">
<
p
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1867
"
xml:space
="
preserve
">
<
pb
o
="
54
"
file
="
0070
"
n
="
70
"
rhead
="
DEGLI ERRORI DEGLI ARCHITETTI
"/>
lonne del detto Teatro. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1868
"
xml:space
="
preserve
">Per la qual coſa i Templiſono ſtati talvolta detti na-
<
lb
/>
ſcenti, ſiccome per avventura ſi legge preſſo Marziale nel VI. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1869
"
xml:space
="
preserve
">Lib. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1870
"
xml:space
="
preserve
">degli Epi-
<
lb
/>
grammi, e ſpezialmente in quello, che dice =</
s
>
</
p
>
<
p
style
="
it
">
<
s
xml:id
="
echoid-s1871
"
xml:space
="
preserve
">Cenſor maxime, principumque princeps,
<
lb
/>
Cui tot jam tibi debeat triumphos,
<
lb
/>
Tot naſcentia Templa, tot renata,
<
lb
/>
Tot ſpectacula, tot Deos, tot Urbes.
<
lb
/>
</
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1872
"
xml:space
="
preserve
">Plus debet tibi Roma, (quod pudica eſt.)</
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1873
"
xml:space
="
preserve
"/>
</
p
>
<
p
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1874
"
xml:space
="
preserve
">Ma queſto coſtume di non porre le baſi alle colonne, ſiccome ſi vede, è ſtato
<
lb
/>
ſolamente uſato nell’Ordine Dorico, a cui par conveniente, a motivo della ſodez-
<
lb
/>
za, e della purità ſua; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1875
"
xml:space
="
preserve
">onde crederei, che foſſe errore l’adattarle ad altro Ordi-
<
lb
/>
ne. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1876
"
xml:space
="
preserve
">O ſon collocati nel difetto de’poſamenti convenevoli, e proporzionati al pe-
<
lb
/>
ſo, che hanno a reggere, cioè, quando ſono ſcarſi di groſſezza ne’fondamenti,
<
lb
/>
e per poco avvedimento di chi aſſiſte alla muraglia, o di chi opera per ava-
<
lb
/>
rizia di chi ſpende, o per l’abbreviamento del fabbricare. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1877
"
xml:space
="
preserve
">Così ancora, quan-
<
lb
/>
do le parti vicine ai fondamenti ſon troppo ſottili, onde non ſon proporzio-
<
lb
/>
nate al peſo delle muraglie: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1878
"
xml:space
="
preserve
">e allora ſi fa maggior errore, quando ſopr’eſſe ſi
<
lb
/>
leva troppo in alto la fabbrica; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1879
"
xml:space
="
preserve
">che bene ſpeſſo minacciano rovina, ond’è neceſ-
<
lb
/>
ſario, o rifonder le muraglie, o appoggiarvi barbacani, e ſperoni, dove non
<
lb
/>
baſtano le catene. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1880
"
xml:space
="
preserve
">O finalmente appariſcono manifeſtamente gli errori, quando
<
lb
/>
ſi fanno le fabbriche ſenza fondamenti, ſiccome ſi vede una Torre in Siena nel
<
lb
/>
terzo di Camolia ſotto le Cappuccine, detta Torre del Pulcino, della quale fa
<
lb
/>
menzione Leon Battiſta Alberti. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1881
"
xml:space
="
preserve
">Pel contrario gli errori, che ſon poſti nella ſu-
<
lb
/>
perfluità, o appartengono all’aggiungimento del numero delle membra non ne-
<
lb
/>
ceſſarie, e agli adornamenti poſticci, od al moltiplicare i luoghi, e i vani,
<
lb
/>
quando non biſogna, e più di quello, che ſi richiede; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1882
"
xml:space
="
preserve
">o finalmente apparten-
<
lb
/>
gono alle groſſezze de’muri, abbondando oltre il biſogno. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1883
"
xml:space
="
preserve
">Ma ne’muramenti,
<
lb
/>
ſeppur ſi concede l’errore, meglio ſarà permettere, che ſi erri nell’eccedere del-
<
lb
/>
le groſſezze, che nel diſetto: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1884
"
xml:space
="
preserve
">che quando le groſſezze ſieno ſoverchie, è facil
<
lb
/>
coſa lo ſcemarle, quando ſia biſogno; </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1885
"
xml:space
="
preserve
">e nella maggior groſſezza ſi fa miglior
<
lb
/>
baſe, e più ſtabile fondamento: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1886
"
xml:space
="
preserve
">ma quando ſon troppo manchevoli, è difficil
<
lb
/>
coſa l’ingroſſarle, e ſeppure s’ingroſſano, mal ſi collegano. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1887
"
xml:space
="
preserve
">L’ecceſſo delle mem-
<
lb
/>
bra allora ſuccede, quando ſi fanno alcune membra per ornamento, le quali non
<
lb
/>
ſono di frutto alcuno, poichè ſenz’eſſe poſſono ornatamente, e comodamente ſta-
<
lb
/>
re, come ne’compartimenti delle abitazioni ſi fanno alcuni luoghi d’avanzo,
<
lb
/>
o ſi multiplicano le ſcale, quando baſta una ſola, e quando al più ſe ne fanno
<
lb
/>
due: </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1888
"
xml:space
="
preserve
">ed in ſomma, quando al numero determinato, e conveniente s’aggiungono
<
lb
/>
altre membra, che non hanno fine alcuno. </
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1889
"
xml:space
="
preserve
">Come, quando per ornamento d’
<
lb
/>
alcuno Altare, o delle parti, o d’alcuna fineſtra, ſi faceſſero riſaltare i piedeſtal-
<
lb
/>
li, le colonne, e le cornici, e ſopra la giunta dalle bande ſi collocaſſ
<
unsure
/>
e il fronteſpi-
<
lb
/>
zio poſato ſopra menſole, onde il detto riſaltamento non ſerviſſe a reggere alcu-
<
lb
/>
na coſa, come dimoſtrano gli appreſſo eſempj.</
s
>
<
s
xml:id
="
echoid-s1890
"
xml:space
="
preserve
"/>
</
p
>
</
div
>
</
text
>
</
echo
>