1l'acqua, mentre il detto calore si parte, si fa nel salire della detta pallina
avanti arrivi alla superficie, nel qual caso si osserva con gusto mirabile che
per tempo notabile si vede la pallina star ferma, e poi si vede risolvere a
scendere ” (MSS. Gal. Disc., T. CXXXV, c. 6).
avanti arrivi alla superficie, nel qual caso si osserva con gusto mirabile che
per tempo notabile si vede la pallina star ferma, e poi si vede risolvere a
scendere ” (MSS. Gal. Disc., T. CXXXV, c. 6).
Fatte queste diligentissime osservazioni il Viviani pensa a ciò che possa
essere ragione esplicitiva di esse, e non assicurandosi bene ancora, per man
canza di altre esperienze, si esprime così sotto forma di dubbio:
essere ragione esplicitiva di esse, e non assicurandosi bene ancora, per man
canza di altre esperienze, si esprime così sotto forma di dubbio:
“ La ragione di ciò credo che sia o perchè per l'introduzione de'mi
nimi ignei la cera si rarefaccia e così cresca di mole, stando ferma la me
desima materia, e per conseguenza si faccia men grave in specie di prima,
e questo per doppia ragione: Prima, perchè, com'ho detto, cresce la mole
e non la materia; seconda, perchè s'introduce ne'pori della cera e del
piombo una materia incomparabilmente più leggera in specie non solo del
piombo, ma dell'acqua e della cera qual'è il calore, oppure, perchè stando
ferma la mole senza rarefarsi la cera, diventi nondimeno men grave in spe
cie di prima, mediante l'esservisi introdotto il detto calore composto di atomi
tanto più leggeri di qualunque di detta materia. ”
nimi ignei la cera si rarefaccia e così cresca di mole, stando ferma la me
desima materia, e per conseguenza si faccia men grave in specie di prima,
e questo per doppia ragione: Prima, perchè, com'ho detto, cresce la mole
e non la materia; seconda, perchè s'introduce ne'pori della cera e del
piombo una materia incomparabilmente più leggera in specie non solo del
piombo, ma dell'acqua e della cera qual'è il calore, oppure, perchè stando
ferma la mole senza rarefarsi la cera, diventi nondimeno men grave in spe
cie di prima, mediante l'esservisi introdotto il detto calore composto di atomi
tanto più leggeri di qualunque di detta materia. ”
La risoluzione del dubbio, in che ondeggiava così la mente del Viviani,
era importantissima a decidere dagli effetti la propria natura del calore, il
quale se avesse veramente resa più leggera in specie la pallina aggiungen
dosi a lei, come fanno i sonagli dell'aria che tornano e tengono a galla an
che i corpi più gravi dell'acqua; non era dubbio che ciò valeva a confer
mar l'opinione che fossero veramente sferette di fuoco quelle che si vedevano
ascender e gallozzolare su pel collo sottile della caraffa. Bisognava dunque
risolvere in ogni modo quel dubbio, ma intanto che l'Autore del Mano
scritto va rimeditandovi sopra, prosegue a illustrare il testo galileiano per ciò
che riguarda il variar dell'equilibrio idrostatico della migliarola incerata, al
variar la densità dell'acqua o mescolandovi il sale o infondendovi spirito di
zolfo o di vetriolo.
era importantissima a decidere dagli effetti la propria natura del calore, il
quale se avesse veramente resa più leggera in specie la pallina aggiungen
dosi a lei, come fanno i sonagli dell'aria che tornano e tengono a galla an
che i corpi più gravi dell'acqua; non era dubbio che ciò valeva a confer
mar l'opinione che fossero veramente sferette di fuoco quelle che si vedevano
ascender e gallozzolare su pel collo sottile della caraffa. Bisognava dunque
risolvere in ogni modo quel dubbio, ma intanto che l'Autore del Mano
scritto va rimeditandovi sopra, prosegue a illustrare il testo galileiano per ciò
che riguarda il variar dell'equilibrio idrostatico della migliarola incerata, al
variar la densità dell'acqua o mescolandovi il sale o infondendovi spirito di
zolfo o di vetriolo.
Venne però il tempo in cui l'esperienze decisero al Viviani che non
rendeva il calore più leggere in specie le palline incerate con aggiungersi
ad esse come i sonagli dell'aria a'galleggianti più gravi dell'acqua, ma col
rarefarle rimanendo ad esse palline la medesima quantità di materia.
rendeva il calore più leggere in specie le palline incerate con aggiungersi
ad esse come i sonagli dell'aria a'galleggianti più gravi dell'acqua, ma col
rarefarle rimanendo ad esse palline la medesima quantità di materia.
“ Mi son finalmente accertato che la cera si rarefà e si condensa se
condo che cresce il calore nell'ambiente, poichè, prese più palline aggiustate
e temperate con piombo e cera, come si è detto, in modo che alcune di loro
in una tale costituzione o temperie di calore di una tale acqua con gran
difficoltà vi galleggino, ed altre con difficoltà stiano in fondo; ho veduto con
replicate esperienze che nel riscaldar l'ambiente dell'aria si riscalda l'acqua
ancora del vaso, perciò si rarefà e diventa men grave in specie di prima,
onde per conseguenza pareva che le palline di fondo, in mezzo più leggeri,
dovessero acquistar maggior gravità e starsene in fondo più facilmente e con
più momento, ed all'incontro che le palline galleggianti dovessero, almeno
alcune di loro, discendere per l'acqua già fatta più rara, ma segue tutto
condo che cresce il calore nell'ambiente, poichè, prese più palline aggiustate
e temperate con piombo e cera, come si è detto, in modo che alcune di loro
in una tale costituzione o temperie di calore di una tale acqua con gran
difficoltà vi galleggino, ed altre con difficoltà stiano in fondo; ho veduto con
replicate esperienze che nel riscaldar l'ambiente dell'aria si riscalda l'acqua
ancora del vaso, perciò si rarefà e diventa men grave in specie di prima,
onde per conseguenza pareva che le palline di fondo, in mezzo più leggeri,
dovessero acquistar maggior gravità e starsene in fondo più facilmente e con
più momento, ed all'incontro che le palline galleggianti dovessero, almeno
alcune di loro, discendere per l'acqua già fatta più rara, ma segue tutto