1feriva il calorico raggiante, la riflession del quale sopra gli specchi concavi,
per condensarne i raggi dispersi, ebbe tanta efficacia in promuovere la Geo
metria delle sezioni coniche appresso gli antichi. Narra Plutarco nella vita
di Numa come il foco gelosamente custodito dalle Vestali, se per caso si
fosse spento, non in altro modo era ordinato si dovesse riaccendere, che de
rivandolo direttamente dal cielo, e ciò con esporre al sole uno specchio in
cavato in figura di parabola. Così pure lasciò scritto Oronzio nella prefazione
al trattato De speculo ustorio, e tra'meno antichi ch'esercitarono nella scienza
più autorevole il magistero, abbiam Vitellione, che formulava così il Teo
rema XLIII del IX libro della sua Prospettiva: “ Speculo concavo conca
vitatis sectionis parabolae soli opposito, ita ut axis ipsius sit in directo cor
poris solaris, omnes radii incidentes speculo aeque distanter axi reflectuntur
ad punctum unum axis distantem a superficie speculi, secundum quartam
lateris recti ipsius sectionis parabolae speculi superficiem causantis, ex quo
patet quod a superficie talium speculorum ignem est possibile accendi ”
(Norimbergae 1535, pag. 250).
per condensarne i raggi dispersi, ebbe tanta efficacia in promuovere la Geo
metria delle sezioni coniche appresso gli antichi. Narra Plutarco nella vita
di Numa come il foco gelosamente custodito dalle Vestali, se per caso si
fosse spento, non in altro modo era ordinato si dovesse riaccendere, che de
rivandolo direttamente dal cielo, e ciò con esporre al sole uno specchio in
cavato in figura di parabola. Così pure lasciò scritto Oronzio nella prefazione
al trattato De speculo ustorio, e tra'meno antichi ch'esercitarono nella scienza
più autorevole il magistero, abbiam Vitellione, che formulava così il Teo
rema XLIII del IX libro della sua Prospettiva: “ Speculo concavo conca
vitatis sectionis parabolae soli opposito, ita ut axis ipsius sit in directo cor
poris solaris, omnes radii incidentes speculo aeque distanter axi reflectuntur
ad punctum unum axis distantem a superficie speculi, secundum quartam
lateris recti ipsius sectionis parabolae speculi superficiem causantis, ex quo
patet quod a superficie talium speculorum ignem est possibile accendi ”
(Norimbergae 1535, pag. 250).
Dalla lettura di questi Autori, dice Marino Ghetaldo, essersi sentito ac
cendere il desiderio di fare esperienza di quegli spettacoli “ qua in re cum
a me ea opera esset navata, ut tandem aliquando anno superiori (1602) pro
positum sim assecutus, illud praeterea commodi accidit, ut ex accurata con
sideratione repererim id non solum ei accidere speculo quod in formam pa
rabolae recti atque rectanguli coni est excavatum, sed praeterea his, quae
a parabola coni acutanguli, obtusiangoli et scaleni etiam fuerint descripta ”
(De Parabola, Romae 1603, praef.), ond'egli potè così formulare, estendendo
le proprietà ustorie a ogni genere di parabola, il suo Teorema: “ Omnes
radii solares in speculum concavum a quacumque parabola circa manentem
axem circumducta descriptum incidentes, ita ut axi aequidistent, reflectun
tur ad unum idemque axis punctum quod scilicet a vertice speculi distat
intervallo quartae partis lateris recti parabolae ipsum speculum describen
tis ” (ibi, pag. 17).
cendere il desiderio di fare esperienza di quegli spettacoli “ qua in re cum
a me ea opera esset navata, ut tandem aliquando anno superiori (1602) pro
positum sim assecutus, illud praeterea commodi accidit, ut ex accurata con
sideratione repererim id non solum ei accidere speculo quod in formam pa
rabolae recti atque rectanguli coni est excavatum, sed praeterea his, quae
a parabola coni acutanguli, obtusiangoli et scaleni etiam fuerint descripta ”
(De Parabola, Romae 1603, praef.), ond'egli potè così formulare, estendendo
le proprietà ustorie a ogni genere di parabola, il suo Teorema: “ Omnes
radii solares in speculum concavum a quacumque parabola circa manentem
axem circumducta descriptum incidentes, ita ut axi aequidistent, reflectun
tur ad unum idemque axis punctum quod scilicet a vertice speculi distat
intervallo quartae partis lateris recti parabolae ipsum speculum describen
tis ” (ibi, pag. 17).
Il Maurolico dop'aver dimostrato, nel Teorema XXIV del libro I Dia
phanorum, come si può accendere il fuoco per la refrazione de'raggi solari
attraverso a una sfera di vetro, torna col pensiero allo Specchio ustorio pa
rabolico, che si dice da alcuni essere stato fabbricato da Tolomeo, e crede
possibile che s'otterrebbe il medesimo effetto per rifrazione da una lente
parabolica di cristallo. “ Ita fortasse liceret fabricare ex vitro, chrystallo,
aliove perspicuo lapide, convexum talis figurae diaphanum, per quod fracti
radii in unum punctum congressi, efficacissimi essent ad ignis generatio
nem. Sed hoc, quoniam plus curiositatis habet, perspicacioribus ingeniis
perscrutandum relinquo ” (Neap. 1611, pag. 80). Quando poi le speculazioni
del Sarpi e del Porta si videro confermate da queste del Maurolico, dagli
insegnamenti del quale si sperava di attingere la scienza del Telescopio, la
curiosità per gli Ottici divenne un'occupazione seria, di che vedemmo al
trove l'Antonini e l'Imperiali darci il più notabile esempio.
phanorum, come si può accendere il fuoco per la refrazione de'raggi solari
attraverso a una sfera di vetro, torna col pensiero allo Specchio ustorio pa
rabolico, che si dice da alcuni essere stato fabbricato da Tolomeo, e crede
possibile che s'otterrebbe il medesimo effetto per rifrazione da una lente
parabolica di cristallo. “ Ita fortasse liceret fabricare ex vitro, chrystallo,
aliove perspicuo lapide, convexum talis figurae diaphanum, per quod fracti
radii in unum punctum congressi, efficacissimi essent ad ignis generatio
nem. Sed hoc, quoniam plus curiositatis habet, perspicacioribus ingeniis
perscrutandum relinquo ” (Neap. 1611, pag. 80). Quando poi le speculazioni
del Sarpi e del Porta si videro confermate da queste del Maurolico, dagli
insegnamenti del quale si sperava di attingere la scienza del Telescopio, la
curiosità per gli Ottici divenne un'occupazione seria, di che vedemmo al
trove l'Antonini e l'Imperiali darci il più notabile esempio.