1scorrere fisico matematicamente (ivi, c. 194). Se poi in questi discorsi non
vide il vero con quella chiarezza che lo videro poi tutti quelli, a cui furono
aperti gli occhi dalla Cristallografia, non si può però negar che il Rossetti
non fosse uno de'primi ad aprir le vie, per le quali, incamminandosi la
nuova scienza, avrebbe un secolo dopo fatti così grandi e così veloci pro
gressi.
vide il vero con quella chiarezza che lo videro poi tutti quelli, a cui furono
aperti gli occhi dalla Cristallografia, non si può però negar che il Rossetti
non fosse uno de'primi ad aprir le vie, per le quali, incamminandosi la
nuova scienza, avrebbe un secolo dopo fatti così grandi e così veloci pro
gressi.
V.
Gli effetti del calore negli agghiacciamenti, come hanno dimostrato i
fatti precedentemente narrati, non furono intesi nè perciò bene spiegati da
coloro che vi studiarono attorno nel secolo XVII, nè si può dire che molto
di più ne sapessero i fisici succeduti a loro infino a'tempi moderni, trat
tandosi di un problema a risolver completamente il quale converrebbe pe
netrare addentro a veder la più intima composizione de'corpi. Gli altri effetti
prodotti dal calore stesso nelle evaporazioni sembravano implicare minori
difficoltà, ma pure anche qui le difficoltà non mancarono e gravi, anzi come
suole spesso avvenire queste nascevano in gran parte dal presentarsi sotto
troppo facile aspetto il problema, alla soluzion del quale in mancanza di
ragioni soccorreva pronta la fantasia.
fatti precedentemente narrati, non furono intesi nè perciò bene spiegati da
coloro che vi studiarono attorno nel secolo XVII, nè si può dire che molto
di più ne sapessero i fisici succeduti a loro infino a'tempi moderni, trat
tandosi di un problema a risolver completamente il quale converrebbe pe
netrare addentro a veder la più intima composizione de'corpi. Gli altri effetti
prodotti dal calore stesso nelle evaporazioni sembravano implicare minori
difficoltà, ma pure anche qui le difficoltà non mancarono e gravi, anzi come
suole spesso avvenire queste nascevano in gran parte dal presentarsi sotto
troppo facile aspetto il problema, alla soluzion del quale in mancanza di
ragioni soccorreva pronta la fantasia.
Un chiaro esempio di ciò si trova nella Filosofia peripatetica, alle fan
tasie della quale un nostro insigne Italiano, a cui si dee l'avere apparec
chiate, benchè così dalla lontana le vie alla Fisica come scienza, sostituiva
tali ragioni che furon dopo varie vicende all'ultimo riconosciute, in gran parte
almeno, per vere.
tasie della quale un nostro insigne Italiano, a cui si dee l'avere apparec
chiate, benchè così dalla lontana le vie alla Fisica come scienza, sostituiva
tali ragioni che furon dopo varie vicende all'ultimo riconosciute, in gran parte
almeno, per vere.
Una di queste dispute peripatetiche in soggetto di vapori s'aggirava in
torno al render la ragione del perchè nell'inverno si vede esalare una nu
vola di fumo dalla bocca e dalle narici degli animali. Giovan Batista Bene
detti riconosciuto quanto stoltamente si disputasse, entrò in mezzo per il
primo a render così la ragion fisica del fatto. “ Antiqui peripatetici de vi
dendo in hyeme animalium halitu, id quod in aestate non evenit, male di
sputaverunt quia hoc nascitur a condensatione halitus quae ab ambiente fri
gore fit, quia halitus is ab ore aut naso animalis exiens non est purus aer
attractus primo, sed mixtus est cum quodam vapore excrementitio et subtili,
quo semper ab ea parte evacuatur corpus, qui statim ab aere frigido cir
cumdatur et densatur, quam ob causam ab ipso ea luminis pars reflectìtur
quae eum penetrare non potest ” (Speculat. Lib., Venetiis 1599, pag. 191).
E prosegue, applicando questi principii a render la ragione di un altro fatto
simile, ch'è del vedersi fumar l'acqua l'inverno appena attinta dal pozzo.
torno al render la ragione del perchè nell'inverno si vede esalare una nu
vola di fumo dalla bocca e dalle narici degli animali. Giovan Batista Bene
detti riconosciuto quanto stoltamente si disputasse, entrò in mezzo per il
primo a render così la ragion fisica del fatto. “ Antiqui peripatetici de vi
dendo in hyeme animalium halitu, id quod in aestate non evenit, male di
sputaverunt quia hoc nascitur a condensatione halitus quae ab ambiente fri
gore fit, quia halitus is ab ore aut naso animalis exiens non est purus aer
attractus primo, sed mixtus est cum quodam vapore excrementitio et subtili,
quo semper ab ea parte evacuatur corpus, qui statim ab aere frigido cir
cumdatur et densatur, quam ob causam ab ipso ea luminis pars reflectìtur
quae eum penetrare non potest ” (Speculat. Lib., Venetiis 1599, pag. 191).
E prosegue, applicando questi principii a render la ragione di un altro fatto
simile, ch'è del vedersi fumar l'acqua l'inverno appena attinta dal pozzo.