Angeli, Stefano degli, Seconde considerationi sopra la forza dell' Argomento fisicomattematico del Gio. Battista Riccioli contro il moto divrno della terra spiegato dal Michiel Manfredi nelle sue risposte e riflessioni sopra le prime considerationi

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7361 curua piegata all´ingiù, e tale, che inſieme giri, e diſcenda.
Matt. Vn mobile medeſimo può muouerſi all´ingiù in
virtù
della grauità;
ragirarſiin virtù del moto diurno; e
da
queſti due moti fiſici, ereali prouenienti da due princi-
pij
fiſici, e reali, e diuerſiſſimi, come quelli, che l´vno può
ſtare
ſenza l´altro, reſultarne vna terza linea curua nel ſpa-
tio
mondano.
Ofred. Seio bene inteſo le parole del Sig. Manfredi
ſoprapoſte
, può eſser vero queſto, quando che vn mobile
foſse
moſso con due moti, vno proueniente da virtù intrin-
feca
, l´altro da forza eſtrinſeca;
ma che ambidue queſti mo-
tiprouenghino
da principio intrinſeco, ò queſto .
Se il
graue
diſcende per la propria grauità, e ſia portato in giro
da
virtù eſtrinſeca, bene;
che tutti due li principij mo-
uenti
ſijno intrinſeci non può ſtare.
Matt. Io non vedere, che differenza vi poſſi eſsere, ſij-
no
li principij intrin ſeci, ò eſtrinſeci, pure che trà ſe ſijno di-
ſparati
, e diuerſi.
Vn ſolo principio mouente non può mo-
uer
che ad vn modo;
due diuerſi in due modi, e da queſti
due
moti ne può re ſultare vn terzo.

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