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dre, col Conte Ugo Marcheſe di Brandem-
burgo, e Vicario d'Ottone Terzo Impera-
dore in Toſcana, moſſa da inſpirazione di-
vina, a proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed
ella, ed il Figliuolo la dotarono di ric-
chiſſime rendite. Onde, in ſegno di gra-
titudine verſo il detto Conte Ugo loro Be-
nefattore, introduſſero poi quei Monaci
da gran tempo addietro, e continovano
tuttavia il coſtume di far celebrare ogni
anno da un Giovane nobile l'Orazione in
ſua lode dopo la Meſſa grande nella matti-
na di Santo Stefano Protomartire, anti-
chiſſimo Contitolare di detta Badia, già
fondata ſotto il principal Titolo di San-
ta Maria. Il ſuo principio fu intorno al
990. fu poi nell'anno 1285. col diſegno
d'Arnolfo, grandemente reſtaurata, ma
nel paſſato ſecolo, col diſegno di Matteo
Segaloni rinnovata quaſi da' fondamenti,
ſi è renduta vaga oltremodo, quantunque
molto vi reſti da fare, per ridurla alla to-
tal perfezione. Di quella parte però, che
terminata ſi vede, nè coſa più magnifica,
nè meglio inteſa ſi può mai deſiderare.
Alla nobiltà dell'Architettura corriſponde
l'eleganza degli ornamenti. Dalle due
parti laterali ſi vedono due Terrazzini di
pietra, con vaghi intagli dorati. Sopra di
quello a man deſtra è ſituato l'Organo, e
ſopra l'altro a ſiniſtra, una Tavola, do-
ve è dipinta Maria Vergine Aſſunta di ma-
no di Giorgio Vaſari, la quale al tempo
del Bocchi era poſta ſull'Altar maggiore.
burgo, e Vicario d'Ottone Terzo Impera-
dore in Toſcana, moſſa da inſpirazione di-
vina, a proprie ſpeſe fecela fabbricare, ed
ella, ed il Figliuolo la dotarono di ric-
chiſſime rendite. Onde, in ſegno di gra-
titudine verſo il detto Conte Ugo loro Be-
nefattore, introduſſero poi quei Monaci
da gran tempo addietro, e continovano
tuttavia il coſtume di far celebrare ogni
anno da un Giovane nobile l'Orazione in
ſua lode dopo la Meſſa grande nella matti-
na di Santo Stefano Protomartire, anti-
chiſſimo Contitolare di detta Badia, già
fondata ſotto il principal Titolo di San-
ta Maria. Il ſuo principio fu intorno al
990. fu poi nell'anno 1285. col diſegno
d'Arnolfo, grandemente reſtaurata, ma
nel paſſato ſecolo, col diſegno di Matteo
Segaloni rinnovata quaſi da' fondamenti,
ſi è renduta vaga oltremodo, quantunque
molto vi reſti da fare, per ridurla alla to-
tal perfezione. Di quella parte però, che
terminata ſi vede, nè coſa più magnifica,
nè meglio inteſa ſi può mai deſiderare.
Alla nobiltà dell'Architettura corriſponde
l'eleganza degli ornamenti. Dalle due
parti laterali ſi vedono due Terrazzini di
pietra, con vaghi intagli dorati. Sopra di
quello a man deſtra è ſituato l'Organo, e
ſopra l'altro a ſiniſtra, una Tavola, do-
ve è dipinta Maria Vergine Aſſunta di ma-
no di Giorgio Vaſari, la quale al tempo
del Bocchi era poſta ſull'Altar maggiore.