1particelle, lasciando l'altre immote; così crederò io che i medesimi venti
vadano portando via con li loro sottilissimi aliti le supreme particelle del
l'acqua da un panno o da una pietra bagnata o dall'acqua contenuta in un
vaso, non movendo altre parti che le sole che si separano da quelle che re
stano ” (Alb. XII, 327, 28).
vadano portando via con li loro sottilissimi aliti le supreme particelle del
l'acqua da un panno o da una pietra bagnata o dall'acqua contenuta in un
vaso, non movendo altre parti che le sole che si separano da quelle che re
stano ” (Alb. XII, 327, 28).
Così presso a poco la pensava anco il Borelli, il quale, come fu de'primi
a riconoscer l'aria ospitante in mezzo all'acqua, fu così de'primi a trovar
la ragione meccanìca dell'insinuarsi fra le liquide, le particelle aerose cac
ciate ivi dentro e quasi confittevi dal vento. “ Et summopere advertendum
quod minor copia aeris reperitur intra aquam glaciatam in vase clauso, quam
includatur in aqua stagni, quae aeri contigua est, dum gelat. In illa enim
paucissimae bullae aeraee reperiuntur, in hac copiosissimae et grandiores.
Ratio huius discriminis est quia aer sicut facile abradit aqueas particulas ab
eius superficie, sic aeraee spirulae insinuantur intra aquam. Hoc suadetur
quia videmus linteum madidum in loco umbroso expansum etiam hyeme
exiccari, et spirante vento citissime arefieri. Hoc certe contingit quia aeris
particulae a vento agitatae abradunt aquea granula et eadem violentia pluri
mae aeris particulae insinuari debent intra aquam, a qua vinciuntur, ut inde
effugere non possint ” (De motu anim., Pars. II, Romae 1681, pag. 218).
a riconoscer l'aria ospitante in mezzo all'acqua, fu così de'primi a trovar
la ragione meccanìca dell'insinuarsi fra le liquide, le particelle aerose cac
ciate ivi dentro e quasi confittevi dal vento. “ Et summopere advertendum
quod minor copia aeris reperitur intra aquam glaciatam in vase clauso, quam
includatur in aqua stagni, quae aeri contigua est, dum gelat. In illa enim
paucissimae bullae aeraee reperiuntur, in hac copiosissimae et grandiores.
Ratio huius discriminis est quia aer sicut facile abradit aqueas particulas ab
eius superficie, sic aeraee spirulae insinuantur intra aquam. Hoc suadetur
quia videmus linteum madidum in loco umbroso expansum etiam hyeme
exiccari, et spirante vento citissime arefieri. Hoc certe contingit quia aeris
particulae a vento agitatae abradunt aquea granula et eadem violentia pluri
mae aeris particulae insinuari debent intra aquam, a qua vinciuntur, ut inde
effugere non possint ” (De motu anim., Pars. II, Romae 1681, pag. 218).
Le spire aeree secondo immaginava il Borelli rimangon prese al visco
dell'acqua, al qual visco giusto il Del Papa attribuiva una grande efficacia
negli effetti dell'evaporazione sollecitata dal vento. “ Perocchè sebbene anco
il vento sferzando e radendo la superficie dell'acqua è potente egli stesso
a sospingere in alto l'acqua medesima, egli è però ragionevole che in que
sto effetto ancora gran parte abbia l'acquea viscosità, cioè a dire quelle te
nui membrane nell'acqua istessa disseminate, nelle quali il vento urtando
e intrigandosi possa in tal modo con agevol rapina seco portare l'acquee
sostanze ” (Della natura dell'umido e del secco, Firenze 1681, pag. 133).
dell'acqua, al qual visco giusto il Del Papa attribuiva una grande efficacia
negli effetti dell'evaporazione sollecitata dal vento. “ Perocchè sebbene anco
il vento sferzando e radendo la superficie dell'acqua è potente egli stesso
a sospingere in alto l'acqua medesima, egli è però ragionevole che in que
sto effetto ancora gran parte abbia l'acquea viscosità, cioè a dire quelle te
nui membrane nell'acqua istessa disseminate, nelle quali il vento urtando
e intrigandosi possa in tal modo con agevol rapina seco portare l'acquee
sostanze ” (Della natura dell'umido e del secco, Firenze 1681, pag. 133).
Così fatte dottrine hanno per verità troppo del meccanico e del mate
riale, e non si tien conto alcuno del grado di saturità dell'aria soprastante
al liquido, la quale rinnovata via via è principalissima causa dell'efficacia
del vento nelle evaporazioni. Il Montanari è forse l'unico che prima dello
stesso Borelli scrivesse intorno a ciò cose, che hanno più sembianza di vere.
“ Si vede che il vento, egli dice, ha così gran parte nell'essiccare le cose
bagnate .... posciachè quelle particole dell'umido, a causa della pressione
dell'aria, come già dissi, si sollevano fra le particole dell'aria medesima lor
vicina, portate via d'un subito dal vento danno luogo ad altre di sollevarsi,
e di così successivamente svaporare ” (Lett. al Sampieri, Bologna 1667,
pag. 83).
riale, e non si tien conto alcuno del grado di saturità dell'aria soprastante
al liquido, la quale rinnovata via via è principalissima causa dell'efficacia
del vento nelle evaporazioni. Il Montanari è forse l'unico che prima dello
stesso Borelli scrivesse intorno a ciò cose, che hanno più sembianza di vere.
“ Si vede che il vento, egli dice, ha così gran parte nell'essiccare le cose
bagnate .... posciachè quelle particole dell'umido, a causa della pressione
dell'aria, come già dissi, si sollevano fra le particole dell'aria medesima lor
vicina, portate via d'un subito dal vento danno luogo ad altre di sollevarsi,
e di così successivamente svaporare ” (Lett. al Sampieri, Bologna 1667,
pag. 83).
E dalle teorie fisiche ch'ebbero così nel Montanari quella maggior per
fezione desiderabile a que'tempi, passando alle applicazioni meccaniche da
noi sopra promesse, ecco la descrizione della macchina di Alessandro Ga
lilei, nella quale il vapore per elasticità preme e per condensazione aspira
l'acqua, operando con facilità quel che operano gli stantuffi mossi su e giu
fezione desiderabile a que'tempi, passando alle applicazioni meccaniche da
noi sopra promesse, ecco la descrizione della macchina di Alessandro Ga
lilei, nella quale il vapore per elasticità preme e per condensazione aspira
l'acqua, operando con facilità quel che operano gli stantuffi mossi su e giu