I. Della diffusione del suono per l'aria. — II. Delle varie esperienze ordinate a dimostrar la diffu
sione, e a misurar la velocità del suono per l'aria. — III. Delle prime fisiche ragioni date delle
consonanze. — IV. Di ciò che intorno al risonar delle corde fu dimostrato da Galileo. — V. Di
un Trattato fisico matematico, che preparava Niccolò Aggiunti sui tremori armonici nelle corde.
sione, e a misurar la velocità del suono per l'aria. — III. Delle prime fisiche ragioni date delle
consonanze. — IV. Di ciò che intorno al risonar delle corde fu dimostrato da Galileo. — V. Di
un Trattato fisico matematico, che preparava Niccolò Aggiunti sui tremori armonici nelle corde.
I.
Alla luce e al calore aggiunsero i Pitagorici l'armonia a intreare quei
vivifici influssi, che piovon su noi dall'alto delle sfere celesti. Ma perchè
quell'armonia, insensibile all'ottusità del nostro udito, non si faceva consi
stere in altro che in un bell'ordine di numeri, si vede qui pure verificarsi
la legge storica altre volte da noi avvertita, ed è che la matematica precedè
la fisica anche nel filosofare intorno alla natura e alla proprietà de'suoni.
Le dottrine pitagoriche però e le platoniche son come fior di bellezza, che
aprendo leggero all'aria il suo seno, col progredir del tempo allegando in
frutto, convien che anch'egli si pieghi a terra trattovi dal proprio peso. Quel
tornar così a soggiacere alle passioni comuni a tutti gli altri corpi, signifi
cava, traducendo il simbolo a senso proprio, il passar dalle matematiche con
templazioni alle fisiche realtà, che facevano le antiche dottrine; passaggio che
avvenne per opera della Filosofia stoica succeduta, propriamente come frutto
maturato, al fiore della Filosofia pitagorica.
vivifici influssi, che piovon su noi dall'alto delle sfere celesti. Ma perchè
quell'armonia, insensibile all'ottusità del nostro udito, non si faceva consi
stere in altro che in un bell'ordine di numeri, si vede qui pure verificarsi
la legge storica altre volte da noi avvertita, ed è che la matematica precedè
la fisica anche nel filosofare intorno alla natura e alla proprietà de'suoni.
Le dottrine pitagoriche però e le platoniche son come fior di bellezza, che
aprendo leggero all'aria il suo seno, col progredir del tempo allegando in
frutto, convien che anch'egli si pieghi a terra trattovi dal proprio peso. Quel
tornar così a soggiacere alle passioni comuni a tutti gli altri corpi, signifi
cava, traducendo il simbolo a senso proprio, il passar dalle matematiche con
templazioni alle fisiche realtà, che facevano le antiche dottrine; passaggio che
avvenne per opera della Filosofia stoica succeduta, propriamente come frutto
maturato, al fiore della Filosofia pitagorica.