74(LXVI)11[Handwritten note 1]
le maraviglioſe Caraffe delle quali ei
parla. Queſte a quello che dice, (non a-
vendo io mai avuto la ſorte di vederne
alcuna, malgrado ogni poſſibile diligen-
za) ſono di un vetro ſottiliſſimo, han-
no il collo aſſai lungo e ſtretto e la lo-
ro capacità piatta, cioè molto più lar-
ga che alta. Il loro fondo è ſempre o
all’ infuori conveſſo o all’ indentro con-
cavo, e ſe è il primo, ponendo all’ ori-
ficio della Caraffa la bocca e ſucchian-
done deſtramente l’ aria contenuta, ve-
deſi che il fondo ritiraſi indentro e con
terribile ſtrepito di conveſſo ch’ egli era
diventa concavo. Reciprocamente ſe al-
lora ſoffiaſi novamente l’ aria dentro al-
la Caraffa, ritorna il fondo con ugual
rumore a diventar conveſſo qual prima.
Quali belle ſcoperte forſe non ſi fareb-
bero da qualche paziente oſſervatore, ſe
prendeſſe ad eſaminar la maniera con
parla. Queſte a quello che dice, (non a-
vendo io mai avuto la ſorte di vederne
alcuna, malgrado ogni poſſibile diligen-
za) ſono di un vetro ſottiliſſimo, han-
no il collo aſſai lungo e ſtretto e la lo-
ro capacità piatta, cioè molto più lar-
ga che alta. Il loro fondo è ſempre o
all’ infuori conveſſo o all’ indentro con-
cavo, e ſe è il primo, ponendo all’ ori-
ficio della Caraffa la bocca e ſucchian-
done deſtramente l’ aria contenuta, ve-
deſi che il fondo ritiraſi indentro e con
terribile ſtrepito di conveſſo ch’ egli era
diventa concavo. Reciprocamente ſe al-
lora ſoffiaſi novamente l’ aria dentro al-
la Caraffa, ritorna il fondo con ugual
rumore a diventar conveſſo qual prima.
Quali belle ſcoperte forſe non ſi fareb-
bero da qualche paziente oſſervatore, ſe
prendeſſe ad eſaminar la maniera con