ALLA ILLUSTRISSIMA, SI
GNORA LA SIGNORA DONNAIſabetta Cibo dalla Rouere, Mar
cheſana di Maſſa,
GNORA LA SIGNORA DONNAIſabetta Cibo dalla Rouere, Mar
cheſana di Maſſa,
TELIFILO FILOGENIO. D. S.
SE IO foßi stato
punto accorto, quam
do voi Illustriſsi
ma Signora, Mar
cheſa, mi comanda
ste, che io ſcriueßi
tutto quello, che al
lo improuiſo ſi diſ
ſe della virtù, egram
dezza delle Donne
ſotto il Cielo ſenza
pari, io haurei chie
sto vn giorno di tempo à farlo; dopo ilquale, ne ha
urei addimandati due: e paſſati, due ne haureivolu
ti quattro, & ſempre haureiraddoppiato il tempo,
ſenza venirne a'l fine gia mai: ſe vostra Signoria
Illustriſsima mi hauesse addimandato per che io, ſen
za dar'altro principio almio douuto officio, haueßi
cercato allungare la coſa, haureiri posto, come ri
spoſe Simonide Filoſofo à Hierone Tiranno di Sira
cuſa, perche quanto piu penſo alla grandezza di
questa materia, tanto piu ella mi par maggiore: et
tanto meno veggio il principio, donde incominciar
mi, e la fine, d'onde io me ne poteſsi vſcire, caſo pure
punto accorto, quam
do voi Illustriſsi
ma Signora, Mar
cheſa, mi comanda
ste, che io ſcriueßi
tutto quello, che al
lo improuiſo ſi diſ
ſe della virtù, egram
dezza delle Donne
ſotto il Cielo ſenza
pari, io haurei chie
sto vn giorno di tempo à farlo; dopo ilquale, ne ha
urei addimandati due: e paſſati, due ne haureivolu
ti quattro, & ſempre haureiraddoppiato il tempo,
ſenza venirne a'l fine gia mai: ſe vostra Signoria
Illustriſsima mi hauesse addimandato per che io, ſen
za dar'altro principio almio douuto officio, haueßi
cercato allungare la coſa, haureiri posto, come ri
spoſe Simonide Filoſofo à Hierone Tiranno di Sira
cuſa, perche quanto piu penſo alla grandezza di
questa materia, tanto piu ella mi par maggiore: et
tanto meno veggio il principio, donde incominciar
mi, e la fine, d'onde io me ne poteſsi vſcire, caſo pure